Anna e il principe Hans si incontrano alla festa per l'incoronazione di Elsa e si innamorano a prima vista, al punto che lui le chiede subito di sposarlo: Anna accetta felicissima e dimostra una grande fiducia nei confronti del fidanzato, affidandogli la reggenza del Regno di Arendelle, per andare a cercare la sorella, fuggita dopo aver causato l'inverno perenne.
Colpita involontariamente al cuore dalla sorella, Anna potrà salvarsi solo ricevendo un gesto di vero amore. Ma colpo di scena: Hans le nega la salvezza, rivelandole di non averla mai amata e di aver esclusivamente puntato a regnare su Arendelle! Voleva sposare Anna, solo per diventare membro della famiglia reale e, poi, avrebbe "eliminato" Elsa per salire al trono.
Appare chiaro come Hans abbia posto in essere una serie di raggiri per mostrare un finto amore ed ottenere un considerevole guadagno: il potere sull'intero regno.
In questo caso si potrebbe quindi ritenere configurata una truffa (definita amorosa o romantica, in inglese "Romance Scam" o "Love Scam"). Ed infatti da tempo secondo la Cassazione fingere di amare una persona, al fine di ottenere un vantaggio patrimoniale, configura il reato di truffa.
Per la Suprema Corte sussiste truffa con una manifestazione menzognera circa i sentimenti, apparentemente provati per la vittima, quando l'agente opera sulla sua psiche, ingannandola ed inducendola a compiere atti di disposizione patrimoniale.
Devono sussistere, oltre alla falsità del sentimento, altri elementi, come il proporre un progetto di vita in comune e altri atti dai quali emergano conseguenze patrimoniali, rivolti ad ottenere un indebito profitto, quando si venga a creare una situazione di debolezza della vittima, tale per cui cade in errore.
Per fortuna Elsa viene salvata da un gesto di vero amore, ossia quello della sorella Anna, che per lei è disposta a sacrificare la propria vita. Ma vi è di più: Anna capisce come controllare i suoi poteri, proprio attraverso l’amore.
E Hans? Viene riportato nel suo regno, dove verrà punito. Quindi tutto è bene ciò che finisce bene!