La storia di Heidi e del nonno è emblematica del rapporto intercorrente tra i nipoti minorenni e gli ascendenti.
Gli ascendenti sono quei soggetti nei confronti dei quali si ha un vincolo di parentela in linea retta. Sono parenti in linea retta le persone che discendono l'una dall'altra, come genitori e figli, nonni e nipoti, bisnonni e bisnipoti.
Il nostro ordinamento prevede che in primo luogo siano i genitori di comune accordo a dover esercitare, ai sensi dell'articolo 316 c.c., la responsabilità genitoriale nei confronti dei figli. Nel caso di specie la piccola Heidi è rimasta orfana di entrambi i genitori e è presa in cura dalla zia materna Dete. Quest'ultima però, avendo trovato lavoro a Francoforte non può più occuparsi della bambina, ed è pertanto costretta ad affidarla all'unico parente in linea retta ancora in vita: il nonno.
Il nostro legislatore, in seguito alla riforma introdotta dal d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154, ha specificato anche i diritti e i doveri degli altri ascendenti.
L'art. 316 bis c.c. infatti prevede il dovere sussidiario degli ascendenti di contribuire al mantenimento del minore in caso di indisponibilità economica dei genitori, cioè solo in caso di impossibilità involontaria di entrambi i genitori vi è il dovere dei nonni di provvedere.
Come ricordiamo però il nonno in origine non accoglie con favore l'idea di condividere la propria baita isolata tra i monti con una bambina, ma sarà solo il carattere della nipote ad essere in grado di sciogliere il cuore irrigidito del vecchio nonno e tra i due si creerà un legame unico, tanto che quando Heidi viene condotta dalla zia Dete a Francoforte entrambi soffrono l'ingiusta lontananza.
Entrando nel merito, l'art. 317 bis c.c. prevede proprio lo speculare diritto dei nonni di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni:
"Gli ascendenti hanno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni. L'ascendente al quale è impedito l'esercizio di tale diritto può ricorrere al giudice del luogo di residenza abituale del minore affinché siano adottati i provvedimenti più idonei nell'esclusivo interesse del minore. Si applica l'articolo 336 secondo comma".
Il nostro legislatore riconosce quindi anche il diritto dei nonni a mantenere un legame con i propri nipoti, considerando il vantaggio che entrambi possono ricevere dal rapporto reciproco. Il nonno di Heidi ha infatti ritrovato la gioia grazie alla nipotina e quest'ultima ha tratto insegnamenti significativi dal nonno, come mungere le mucche, scalare i monti, lavorare il formaggio e intagliare piccoli animaletti in legno.
È necessario che il giudice, al momento di affidare il bambino agli ascendenti, tenga conto del supremo interesse del minore (best interest of the child) e, ove capace di discernimento, della sua volontà. Inoltre, con la riforma Cartabia è stato previsto l'obbligo per il giudice di ascoltare il minore di anni 12 e in caso di violazione costituisce un motivo di ricorso per Cassazione.
Nel caso di Heidi, la bambina non avrebbe mai voluto lasciare le montagne per tornare in città, perché tra i monti aveva trovato la sua vera famiglia proprio nella figura del nonno, dal quale era stata costretta a separarsi. Fortunatamente però, dopo molte difficoltà, Heidi riesce a tornare dall'amato nonno in montagna, luogo che ha contribuito al suo sviluppo e in cui aveva anche stretto amicizia con il pastore Peter e una simpatica capretta di nome Fiocco di Neve.
La favola di Heidi rispecchia, nell'ottica del giurista contemporaneo, l'importanza che i nonni hanno nella crescita dei minori e l'esigenza di un rafforzamento del legame intergenerazionale a beneficio dell'intera collettività e delle generazioni future.
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