Il sole è appena sorto su Agrabah e, probabilmente come ogni mattina, il giovane Aladdin e il suo fidato Abu sono già alle prese con la giustizia: vengono, infatti, inseguiti dalle guardie del Sultano per aver rubato un tozzo di pane al mercato cittadino.
Ascoltando le parole di Aladdin, sembra che il giovane viva in stato di indigenza e che si ritrovi spesso a rubare per poter mangiare. Ebbene il nostro ordinamento, in presenza di determinati requisiti, tutela situazioni di questo tipo, scegliendo di non punire il soggetto che abbia commesso un reato trovandosi in stato di necessità.
In particolare, ai sensi dell'art. 54 c.p., "non è punibile chi ha commesso il fatto per esserci costretto dalla necessità di salvare sé o ad altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo".
Secondo la teoria prevalente, lo stato di necessità è una scriminante (o causa di giustificazione): questo significa che, se provato, il fatto di reato non è antigiuridico e viene considerato lecito in tutto l'ordinamento. Di conseguenza, il suo autore andrà esente da pena.
Al fondamento di questa causa di non punibilità, c’è la logica del bilanciamento di interessi. In particolare, l'autore del reato si trova innanzi ad una scelta tragica: egli si trova in una situazione in cui sarebbe tenuto ad adempiere a due obblighi contemporaneamente ma l’osservanza di uno comporta l’inosservanza dell’altro.
La peculiarità di questa causa di giustificazione è proprio che gli interessi in conflitto sono entrambi meritevoli di tutela: da un lato c’è il diritto dell’autore del reato, che si trova in una situazione di pericolo e deve salvare sè o altri; dall’altro lato c’è il diritto della persona lesa, che (a differenza di quanto accade nella legittima difesa) non è l’autore della situazione di pericolo.
Per chiarire con un esempio, da un lato c’è Aladdin che rischia di morire di fame; dall’altro lato c’è il panettiere derubato, che certamente non è responsabile dello stato di indigenza del giovane.
Lo Stato quindi rinuncia ad applicare la pena perchè non può scegliere fra due interessi entrambi meritevoli di tutela: la pena, in questa situazione, non avrebbe alcuno scopo preventivo (non avendo forza deterrente sulle situazioni di costrizione) né punitivo (perché il soggetto, in linea di massima, non è rimproverabile, proprio a causa della situazione di costrizione).
Questa è la principale differenza rispetto alla legittima difesa (se avete bisogno di un ripasso, leggete qui): nello stato di necessità, il soggetto che subisce l’aggressione ingiusta è innocente, nel senso che non è responsabile della situazione di pericolo che si viene a creare. Nella legittima difesa, invece, il soggetto che subisce l’aggressione ha causato la situazione di pericolo: ad esempio se il panettiere avesse colpito Aladdin per impedirgli di rubare, forse sarebbe stato scriminato dalla legittima difesa.
Ed ecco la seconda differenza rispetto alla legittima difesa: l'azione giustificata, nello stato di necessità, mira a scongiurare il pericolo attuale di un danno grave alla persona (quale la vita, come nel caso di Aladdin), mentre la legittima difesa dà rilievo alla salvaguardia di un qualsiasi diritto, anche patrimoniale (sarebbe il caso del panettiere che difende i suoi prodotti).
Da ultimo, lo stato di necessità ha una peculiarità sotto il profilo risarcitorio: ai sensi dell'art. 2045 c.c., al danneggiato è dovuta un'indennità, nella misura rimessa all'equo apprezzamento del giudice. Questa previsione si giustifica perchè, come abbiamo visto, l'azione necessitata, a differenza di quella commessa in stato di legittima difesa, arreca pregiudizio ad un soggetto che non è responsabile della situazione di pericolo che si viene a creare.
Il giovane Aladdin sembra essere in una situazione in cui potrebbe essere rilevante la legittima difesa: la scelta è fra rubare e morire di fame. Evidentemente il suo istituto di conservazione prevale ma, scegliendo la sopravvivenza, Aladdin si ritrova a rubare.
Ma lo stato di bisogno economico possa dar luogo ad uno stato di necessità? Nel prossimo articolo scopriremo se Aladdin potrà essere punito.