Il nostro Aladdin, dal cuore come un diamante grezzo e puro, viene scaraventato dal perfido Jafar, trasformatosi per l'occasione in un vecchietto, nella Grotta delle Meraviglie al fine di recuperargli la mirabolante e spettacolare lampada magica.
Aladdin insieme alla sua scimmietta Abu esegue l'ordine di Jafar ma, una volta consegnatagli la lampada, il malvagio Visir gli rinchiude dentro la grotta, convinto, finalmente, di essere in possesso della lampada. Ma non andò così, perché la piccola scimmietta Abu riuscì a prendere la lampada a Jafar facendola entrare in possesso al suo padroncino Aladdin.
A livello giuridico vi è però un problema. Infatti, se Jafar è legittimato a prendere la lampada dalla Grotta (situata all'interno del regno), perché Gran Visir e quindi il numero due del regno di Agrabah (e può fare quindi quello che vuole), Aladdin non lo é, perché doveva eseguire gli ordini del suo superiore e cioé Jafar.
Interviene in soccorso del povero Jafar l'art. 2041 cc che disciplina il fenomeno dell'ingiustificato arricchimento intendendolo come quella situazione per cui una persona si arricchisce a scapito di un'altra senza un fondato motivo giuridico. Cosa che, appunto, si verifica nella nostra storia.
Affinché vi sia l'arricchimento ingiustificato devono sussistere quattro condizioni:
a) l'arricchimento di un soggetto e la diminuzione patrimoniale a carico di un altro soggetto (Jafar si vede spogliato della Lampada Magica-bene patrimoniale da Abu, la scimmietta di Aladdin);
b) un unico fatto costitutivo deve aver provocato lo spostamento patrimoniale da un soggetto nei confronti dell'arricchito (l'azione di Abu nel prendere la Lampada a Jafar trasformatisi in vecchio);
c) non vi è una causa giustificatrice nell'arricchimento dell'uno e nella perdita patrimoniale subita dall'altro (non vi è nessuna causa che giustifichi l'arricchimento di Aladdin a discapito del Visir);
d) non si può esperire altra azione se non l'azione di arricchimento ex 2042.
Qualora esperita l'azione per arricchimento ex 2042cc il nostro Jafar potrà vedersi concedere o un'indennità o la restituzione della cosa, qualora questa non sia andata perduta.
NB: L'azione di risarcimento può essere fatta solo qualora l'attività sia lecita, perchè si provvede ad un'indennità (calcolata senza lucro cessante) e non ad un risarcimento.