L’abile burattinaio Mangiafuoco, organizza, insieme ai propri collaboratori, fra cui il Gatto e la Volpe, spettacoli circensi. Costui, ai sensi del nostro codice civile può essere definito imprenditore.
L'art. 2082 del c.c. infatti recita: "È imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi".
Da tale norma ricaviamo i requisiti essenziali dell'imprenditore che sono:
1. Attività produttiva. Una serie coordinata di atti unificati e finalizzata alla produzione o allo scambio di beni o servizi. In alcuni casi anche un singolo atto può dare luogo all’esercizio di un’attività di impresa se si tratta di atto di notevole rilevanza e che, di per sé, implica la professionalità.
2. Organizzazione. Non è concepibile attività d’impresa senza l’impiego coordinato da parte dell’imprenditore di fattori produttivi (capitale e lavoro) propri e/o altrui per un fine produttivo. Si ritiene che un minimo di organizzazione di lavoro altrui o di capitale è pur sempre necessaria per aversi impresa sia pure piccola. In mancanza si avrà lavoro autonomo non imprenditoriale come nel caso di prestatori autonomi d’opera manuale (ad esempio il falegname Geppetto che utilizza esclusivamente la propria forza lavoro senza collaboratori) o di servizi fortemente personalizzati (il Gatto e la Volpe possono essere agenti di commercio, in quanto intermediari fra il lavoro di Mangiafuoco e Postiglione).
Il requisito dell’organizzazione è importante in quanto contraddistingue l’imprenditore sia da qualsiasi persona fisica che non è imprenditore commerciale sia rispetto al piccolo imprenditore.
3. Economicità. È essenziale che l’attività produttiva sia condotta con metodo economico, secondo modalità che quanto meno consentono la copertura dei costi con i ricavi ed assicurino l'autosufficienza economica. L’attività deve essere organizzata in maniera tale che i costi sostenuti siano inferiori ai profitti.
4. Professionalità. Si intende l’esercizio professionale svolto con continuità, costanza, determinazione, intenzionalità e non esercizio occasionale di una data attività produttiva. Ad esempio, se Pinocchio acquista un giocattolo e dopo 1 anno lo rivende ricavando un profitto, deve costui essere considerato imprenditore? Certamente no, in quanto Pinocchio ha posto in essere un solo atto consistente nell’acquisto e nella rivendita e che, pertanto, non soddisfa il requisito della continuità richiesta dal codice.