"Kuzcotopia. Ohhhh yeah!" Con queste celebri parole, il nostro caro imperatore Kuzco ha dichiarato al povero Pacha l'intenzione di voler espropriare la sua casa per pubblica utilità.
Infatti, in base all'art.834 cc correlato al principio costituzionale all'art. 42, è possibile che lo Stato emetta un'ordinanza di esproprio nei confronti di un bene ritenuto di pubblica utilità (nel nostro caso, la villa con piscina e scivolo che Kuzco si voleva regalare per il compleanno), limitando così il pieno, esclusivo ed assoluto diritto di proprietà in capo ad un soggetto (Pacha e famiglia).
Domanda: riceverà Pacha un risarcimento per questo "pubblicamente utile" esproprio? Se si, di quanto?
Ebbene, in principio la Corte Costituzionale e la legge avevano stabilito che l'indennizzo dovesse essere pari alla media del valore venale (stima di un valore dato privando l'immobile di qualsiasi caratteristica. es: un loft di 50 mq in via Condotti a Roma varrebbe 2 milioni di euro, ma per il valore venale ne vale solo 150 mila perché di 50 mq) e il reddito dominicale a fini fiscali (reddito relativo alla proprietà dei beni e non al concreto esercizio dell'attività agricola) ed una franchigia del 40%.
MA È stato ritenuto INCOSTITUZIONALE sia da Strasburgo che successivamente dalla Corte, perché svuotava quasi del tutto il diritto di proprietà dando al espropriato tre soldi, uno sputo ed un bel calcio in culo. ATTUALMENTE quindi, dopo la sentenza 348/2007, l'indennizzo dell'esproprio si calcola in base al valore venale della proprietà e, se vi sono interventi di riforma sociale, a questo si applica una diminuzione del 25% (una miseria, ma sempre meglio di prima).