La Regina ordina al Cacciatore di uccidere Biancaneve. L’indomani, però, il Cacciatore non riesce a commettere l'orribile crimine richiesto dalla cattiva Regina e dice alla ragazza di scappare.
Così Biancaneve corre via disperata verso il bosco dove viene intimorita dalle ombre che sembrano mostri. Fortunatamente gli animali del bosco la portano davanti ad una casetta di legno e lei entra: commette un reato?
Biancaneve commette il reato di violazione di domicilio previsto dall'art. 614 c.p. secondo cui "Chiunque s’introduce nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s’introduce clandestinamente o con l’inganno, è punito con la reclusione da uno a quattro anni".
Il reato si integra anche trattenendosi in tali luoghi contro la volontà del titolare del diritto di esclusione (ius excludendi).
La ratio di tale norma è la tutela della pace e della libertà domestica, intesa come facoltà di ammissione o di esclusione dalla propria sfera privata, al fine di salvaguardare i propri spazi.
Il domicilio rappresenta l'abitazione (ossia il luogo in cui si conduce la propria vita domestica), il luogo di privata dimora (in cui si svolgono attività attinenti la vita privata, come la stanza dell'hotel in cui si soggiorna), nonché tutte le loro appartenenze (luoghi accessori, come un balcone, un box).
Secondo la Cassazione, ai fini della sussistenza del reato di violazione di domicilio, è necessario che vi sia un'attuale fruizione dell'immobile, mentre non è sufficiente l'astratta destinazione o adibizione alla vita domestica: pertanto una casa disabitata non garantisce il diritto tutelabile della libertà individuale, inteso in senso di libertà domestica (Cass., n.37881/22).
Il soggetto passivo del reato è il titolare dello jus excludendi, ossia chi ha un legittimo titolo di godimento o vive una situazione di fatto protetta dall’ordinamento giuridico, come il proprietario, il locatario o comodatario.
Il soggetto attivo può essere solo un privato, poiché se la violazione di domicilio viene commessa da un pubblico ufficiale viene integrata un'altra fattispecie, quella prevista dall'art. 615 del c.p..
La condotta con cui si integra il reato è l'introduzione nell’abitazione altrui o il trattenersi contro la volontà (espressa o tacita) del titolare dello jus excludendi.
Con riguardo all’elemento soggettivo va precisato come sia sufficiente il dolo generico, ossia la coscienza e volontà di introdursi o trattenersi nei luoghi indicati dalla norma.
Quando il domicilio è comune a più persone, alla inviolabilità del medesimo hanno diritto tutti i coabitanti: il dissenso, espresso o tacito, di uno solo di essi è sufficiente ad integrare la volontà contraria all'introduzione.
Va distinta la convivenza dalla coabitazione. La prima, caratterizzata da legami affettivi stabili e duraturi, fa sì che il consenso di uno dei conviventi esprime anche quello (tacito) degli altri. Nella seconda, ossia una mera situazione di fatto, al fine di consentire l'accesso a terzi, è necessario il consenso dell'avente diritto.
Il delitto in esame è punibile a querela della persona offesa, salvo che sussistano circostanze aggravanti, come nel caso in cui il fatto sia commesso con violenza sulle cose o alle persone e se l'agente è palesemente armato.
Ed è proprio la procedibilità che 'salverà' Biancaneve: non ci sono circostanze aggravanti e i nanetti non denunceranno mai la deliziosa Principessa che oltretutto ha sistemato casa, pulito e cucinato!
Un'ultima considerazione sul reato in esame: qualora ci si introduca in un appartamento e si sottraggano cose altrui, la fattispecie integrata sarà furto in abitazione, previsto dall'art 624 bis c.p..
Tale norma punisce chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto mediante l'introduzione in un edificio, in un luogo di privata dimora o nelle sue pertinenze.
Non si configurerà un concorso tra reati: la violazione di domicilio verrà assorbita in quello di furto in abitazione, poiché costituisce il reato-mezzo.
Comunque Biancaneve non ha sottratto nulla, quindi sarà esente da responsabilità per furto!