Ci troviamo ai confini delle "Terre del Branco" dove, al di là di tutto ciò che è illuminato dal sole, si trova il "Cimitero degli Elefanti", tana di Shenzi, Banzai e Ed, le tre iene alleate di Scar.
Insieme pianificano di spodestare Mufasa e attirare a loro il piccolo Simba per ucciderlo in quanto erede al trono. Nel mettere in atto il loro piano, provocano la morte di Mufasa tentando di uccidere anche Simba.
L'art. 108 c.p. ci dice che
"È dichiarato delinquente per tendenza chi, sebbene non recidivo o delinquente abituale o professionale, commette un delitto non colposo, contro la vita o l’incolumità individuale (…) e riveli una speciale inclinazione al delitto, che trovi sua causa nell’indole particolarmente malvagia del colpevole".
La norma descrive l’ultima tipologia di delinquenti a cui la legge applica misure e provvedimenti ulteriori rispetto alla semplice comminazione di una pena principale o accessoria, in ragione della loro pericolosità.
Per aversi dichiarazione di delinquenza per tendenza non è però necessario, come nel caso di abitualità e professionalità, che il soggetto agente commetta più reati.
Ciò perché la tendenza a delinquere rappresenta una misura di pericolosità sociale di vecchio stampo nella quale sono rilevanti concetti come "speciale inclinazione al delitto" e "indole particolarmente malvagia".
L'indole malvagia e l'inclinazione al delitto delle tre iene si evincono dal piano da loro messo in atto: queste ultime mettono in fuga un imbizzarrito branco di gnu spingendolo in direzione di Mufasa e Simba per far sì che vengano investiti e uccisi.
Un crimine efferato commesso da chi è totalmente senza scrupoli, in spregio anche di una giovane e innocente vita come quella di Simba.
Nel caso del delinquente per tendenza, al contrario delle figure del recidivo, del delinquente abituale e del delinquente professionale, non è richiesta necessariamente la commissione di più reati.
Quindi, per aversi dichiarazione di tendenza a delinquere è sufficiente la commissione di un unico delitto non colposo contro la vita o l’incolumità individuale, purchè l'inclinazione a delinquere rilevi dall'indole malvagia dell'agente.
L'art. 108 c.p. non si applica, però, nei confronti di soggetti con vizio totale o parziale di mente (artt. 88 e 89).
Dovremmo perciò distinguere tra le tre iene Shenzi, la mente dominante del trio, Banzai, il braccio attaccabrighe, e Ed che risulta, almeno all'apparenza, “mentalmente disturbato”.
Tenuto conto delle loro caratteristiche, se effettivamente venisse riconosciuto un disturbo mentale di Ed, quest'ultimo non potrebbe essere destinatario della dichiarazione di delinquente per tendenza.
Pertanto, i delinquenti per tendenza sono esclusivamente soggetti privi di senso morale, fortemente inclini alla commissione di delitti efferati.
Vengono in rilievo come possibili cause di tali condotte la personalità del soggetto, il suo vissuto e l’ambiente che lo circonda.
Così come avviene nei casi di abitualità e di professionalità nel reato, una volta avvenuta la dichiarazione di tendenza a delinquere Shenzi e Banzai potrebbero, ad esempio, essere destinatari di un divieto di sospensione condizionale della pena e del perdono giudiziale, in aggiunta ad una delle misure di sicurezza ex art. 109 c.p..
Rispetto all'abitualità e alla professionalità nel reato, la tendenza a delinquere rappresenta un istituto di non frequente applicazione nella realtà, essendo piuttosto difficile poterne identificare i parametri, ossia "la speciale inclinazione al delitto" e "l'indole particolarmente malvagia" del soggetto agente.