La bella quanto ricchissima Adelaide, ha tante preoccupazioni per la testa, soprattutto quella di far testamento a favore dei suoi amati mici. Per questa pratica si affida al suo caro amico nonché avvocato di fiducia Georges Hautecourt che, tutto pimpante, si reca in una calda mattinata a casa della cliente al fine di ascoltare e redigere le sue ultime volontà. Essendo stata la vita di Adelaide, così come quella dello stesso Georges, assai avventurosa, non sono mancate le occasioni, soprattutto per la prima, di dover agire in giudizio. In questo caso, la signorina Adelaide, per potersi affidare all'amico, ha dovuto sottoscrivere un documento molto importante: la procura alle liti, disciplinata all'articolo 83 del codice di procedura civile.
La norma esordisce con le testuali parole
"Quando la parte sta in giudizio col ministero di un difensore, questi deve essere munito di procura".
La procura alle liti è quindi l'atto con il quale la parte in causa (Adelaide) investe un procuratore legalmente esercente (avvocato-Georges) della propria rappresentanza in giudizio e cioè dello jus postulandi. Si tratta, quindi, della formale designazione del difensore i cui poteri sono disciplinati all'articolo 84 del codice di procedura civile.
A livello formale (ne parleremo più approfonditamente in prossimi articoli), la procura alle liti può essere conferita con atto pubblico o scrittura privata autenticata (art. 83 c.p.c., comma 2) e può essere generale o speciale. Sarà generale se il cliente (Adelaide) conferisce al difensore il potere di stare in giudizio in una serie indeterminata di liti o in tutte le possibili controversie che la possono vedere coinvolto-a; speciale se riguarda determinate liti.
Come sopra detto, la procura generale prevede che il cliente-Adelaide affidi al proprio difensore-Georges il potere di rappresentarlo in tutte le cause che lo riguarderanno sia come attore che come convenuto, prescindendo dall'espressa indicazione delle liti cui la procura si riferisce. Pertanto, Adelaide, sottoscrivendo un atto solo, conferisce a Georges il potere di difenderla in tutte le cause che la coinvolgeranno, senza la necessità, per ogni lite, della sua necessaria sottoscrizione della procura, e permettendo allo stesso modo a Georges di agire indistintamente a tutela dei diritti della cliente.
Con riferimento alla modalità di conferimento della procura speciale, invece, l'art. 83 co. 3 cpc prevede che essa può essere apposta "in calce o a margine della citazione, del ricorso, del controricorso, della comparsa di risposta o d'intervento, del precetto, o della domanda d'intervento nell'esecuzione, ovvero della memoria di nomina del nuovo difensore in aggiunta o in sostituzione del difensore originariamente designato". In tal caso, come afferma il periodo successivo della disposizione, il difensore-Georges deve certificare l'autografia della sottoscrizione della parte.
È fondamentale poi fare due piccole precisazioni. La prima è che la procura speciale è valida per il grado di appello solo se in essa è precisato con espressioni quali "nella presente procedura" o "nel presente giudizio", altrimenti l'art 83 c.p.c. ultimo comma prevede che questa sia conferita soltanto per un determinato grado del processo e non per l'intero giudizio.
La seconda invece concerne la procura generale. Infatti, per quanto concerne il ricorso per Cassazione, non è possibile avvalersi della procura generale ma, ex art 365 c.p.c., è necessaria una procura speciale che deve investire espressamente il difensore di proporre ricorso per Cassazione o resistere con controricorso e deve essere rilasciata in epoca successiva alla sentenza oggetto dell'impugnazione. Infatti, come affermato dalla Corte stessa (Cassazione, Sez. II, sent. 6000/2015), il difensore può validamente instaurare un giudizio di Cassazione solo se gli è rilasciata una procura speciale ed inoltre deve essere iscritto nell'apposito albo. Quindi, qualora Adelaide abbia rilasciato a Georges la procura alle liti generale, questa non ha valenza per il ricorso in Cassazione, in quanto, per il terzo grado di giudizio, ne deve essere sottoscritta una speciale, rilasciata successivamente alla sentenza d'appello.