Le tre parche, le dee del destino nella mitologia greca, rivelano a Ade, il dio dell'Oltretomba, che dopo 18 anni Zeus, il re degli dèi, morirà e Ade ne acquisirà i poteri. Tuttavia, se Hercules, il figlio di Zeus, combatterà contro Ade, per quest'ultimo sarà la fine.
In collera, Ade manda i propri sgherri ad uccidere il bambino ma, dopo averlo portato nel mondo dei mortali, questi non riescono ad ucciderlo, sopraffatti dalla forza del piccolo. Hercules viene dunque trovato e adottato da una coppia di mortali sulla Terra, scomparendo dall'Olimpo.
Data la sparizione di Hercules, gli dèi dell'Olimpo presumono che egli sia morto. Ma cosa si intende per "presunzione di morte"?
Ai sensi dell'art. 58 del Codice civile, per "presunzione di morte" si intende la situazione in cui una persona manchi per dieci anni dal proprio domicilio o residenza e da allora non se ne abbiano più notizie. A queste condizioni, il giudice può dichiarare il presunto decesso di un soggetto.
Il nostro Hercules è rimasto nel regno dei mortali per 18 anni senza mai avere contatti con i propri genitori biologici o con gli altri dèi, pertanto sarebbe legittimo se questi chiedessero al Tribunale dell'Olimpo di dichiarare la morte presunta di Hercules. Non sarebbe dunque necessario riscontrare l'effettiva morte di Hercules, in quanto l'assenza prolungata rende plausibile il suo effettivo decesso.
La ratio della norma è permettere, alle condizioni enunciate, che gli effetti giuridici della morte di una persona si realizzino senza la necessità che questa sia dimostrata.