La piccola Anastasia é ad un lussuoso ballo Parigi, perché finalmente ha ritrovato l'amata nonna, l'ex imperatrice di tutte le Russie.
Ma ad un tratto, viene distolta da degli spiriti che la conducono ad intricarsi in un labirinto che non ha vie d'uscita, se non un monumentale ponte nel centro di Parigi.
E qui, la lotta fra il bene ed il male diventa manifesta, perché si avrà lo scontro decisivo fra Anastasia e Rasputin, suo acerrimo nemico che fece un patto col diavolo pur di vederla morta.
In un primo momento Rasputin aggredisce la principessa che a sua volta, ma per poco, contraccambia i colpi ricevuti fino a quando, finalmente, schiaccia con le sue scarpette il reliquiario che il noto consigliere dell'imperatore custodiva con tanta premura. Rasputin muore.
Ma, domandiamoci, Anastasia può essere incriminata per omicidio nei confronti del suo aggressore?
No, perché entra qui in gioco l'art. 52 c.p. che disciplina la scriminante della legittima difesa per cui "non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa."
La peculiarità delle scriminanti, ricordiamocelo, è che, se provate, evitano la punibilità di colui che ha compiuto quel determinato fatto.
La scriminante più celebre (e più importante) è appunto la legittima difesa che vede come punti cardine un'aggressione ed una reazione.
Aggressione e reazione sono sottoposte a determinate condizioni affinché possano ricondursi all'art. 52 c.p. e cioé: l'aggressione deve avere ad oggetto la tutela di un diritto ( in questo caso il diritto alla vita), la minaccia al diritto attaccato deve essere ingiusta (perché Rasputin ce l'ha a morte con Anastasia? Non bastava avergli già ucciso la famiglia?) ed il pericolo deve essere attuale (non si deve avere il tempo necessario per invocare soccorsi da parte dello stato). Allo stesso tempo, la reazione deve essere necessaria per salvare il diritto minacciato (non si può fare altrimenti) e proporzionata all'offesa (omicidio di Anastasia vs omicidio di Rasputin).
Molto importante, ma non riguarda il nostro caso, è ciò che ha stabilito la legge n. 53 del 13 febbraio 2006 che ha aggiunto all'art. 52 c.p. il secondo e terzo comma per quanto attiene alla legittima difesa in caso di violazione di domicilio ex 614 c.p.
Infine, da non dimenticare è l'onere della prova che spetta a colui che invoca la legittima difesa che deve dimostrare che la persona offesa si trovava illegittimamente nella altrui proprietà, metteva in atto un pericolo per l'incolumità della persona, e non esistevano mezzi alternativi di difesa.