Nella fiaba La Bella e la Bestia, emerge non solo una delle più grandi storie d’amore di sempre, ma anche una preziosa lezione sulle diverse forme di obbligazioni presenti nella vita reale, ovvero le obbligazione di facere e le obbligazione di non facere.
La domanda che sorge spontanea è la seguente: cosa si intende per obbligazioni di facere e obbligazioni di non facere? Per rispondere a questo interrogativo, è necessario richiamare la definizione di "obbligazione”.
Il termine obbligazione fa riferimento a un vincolo giuridico che impone a una persona, detta debitore, di adempiere una prestazione a favore di un’altra persona, detta creditore.
Ad esempio, quando Belle prende un libro in prestito dalla biblioteca del villaggio dove vive, quest’ultima diventa il debitore (in quanto dovrà restituire il libro preso in prestito) mentre il bibliotecario diventa il creditore (in quanto dovrà ricevere da Bella il libro concesso in prestito). La prestazione dedotta nell’obbligazione consiste nella restituzione, da parte di Belle, del libro al suo legittimo proprietario (il bibliotecario).
Normalmente, le obbligazioni sono di facere in quanto il creditore chiede al debitore di compiere una specifica azione o di fornire un servizio concordato, derivante da contratto, da fatto illecito, o da ogni altro atto o fatto idoneo a produrla in conformita’ dell’ordinamento giuridico.
Ritornando sul nostro esempio, quando Belle va in biblioteca e prende in prestito un libro, in questa situazione, essa assume il ruolo del debitore, mentre il bibliotecario è il creditore, poiché ha l’obbligo di restituire il libro preso in prestito.
Le obbligazioni di non facere rappresentano, invece, quella categoria di obbligazioni che impongono al debitore di astenersi dall’agire in un determinato modo, cioè di non compiere una specifica azione. In altre parole, richiede al debitore di evitare di fare qualcosa che altrimenti avrebbe il diritto di fare.
Ad esempio, la Bestia obbliga Belle a non entrare nella stanza e toccare la rosa incantata. Nonostante l’avvertimento della Bestia, Belle ignora il divieto e varca la soglia, suscitando così la furia della Bestia poiché non ha rispettato l’obbligo imposto, ossia l’obbligazione di non facere, mettendo in pericolo la fragilità dell’incantesimo che protegge la rosa e la Bestia stessa.
In sintesi, la differenza cruciale tra queste due forme di obbligazioni risiede nella natura dell’azione richiesta o vietata.
Mentre le obbligazioni di non facere impongono una astensione dal compiere una determinata azione da parte del debitore, le obbligazioni di facere richiedono una specifica azione o comportamento positivo da parte del debitore.