Il nostro amato Sir Biss è il ministro delle finanze del coraggiosissimo PG (principe Giovanni) e, come tale, è colui che decide ed indica i modi per la determinazione dell'imponibile nella dichiarazione dei redditi.
La dichiarazione dei redditi è quel procedimento di auto-liquidazione del tributo posto in essere da ogni soggetto che dovrà pagare le imposte una volta accertati i propri tributi tramite le scritture contabili.
Lady Cocca, Lady Marian, il Cantagallo, Tonto e compagnia bella, per capire quanto dovranno pagare di imposte quell'anno dovranno:
a) indicare i redditi conseguiti e la somma algebrica degli stessi in modo da ottenere il reddito complessivo totale
b) A questo reddito complessivo totale devono detrarre gli oneri deducibili ex art. 10 testo unico delle imposte sui reditti (sono delle spese che il legislatore ritiene meritevoli di incidere sulla dichiarazioni quali spese mediche ecc). Sono spese che consentono di trasformare la capacità contributiva in fatto personale. Da questa detrazione si ricavano il reddito complessivo netto, sottoposto agli scaglioni. Così, ex art. 11 del testo unico, è determinata l'imposta lorda.
c) All'imposta lorda, Lady Cocca, Lady Marian ecc devono togliere tutte le detrazioni di imposta (carichi di famiglia, mutuo per la prima casa e così via) e così ricavano l'imposta netta. Da notare che Lady Cocca e Lady Marian che sono ricche traggono benefici da queste detrazioni, perché queste incidono sulla progressività, abbattendo la base imponibile e facendo cadere costoro in uno scaglione più basso.
d) Infine, una volta calcolata l'imposta netta devono sottrarre tutti i crediti e/o ritenute che hanno nei confronti dell'amministrazione finanziaria e solo così i nostri beniamini sapranno di preciso quando dovranno pagare di imposte per quell'anno.
Essendo la dichiarazione dei redditi un procedimento alquanto complesso e articolato, si è molto discusso a livello dottrinale sulla sua natura giuridica.
Per alcuni è un mero atto di scienza (si privilegia il suo valore contenutistico e quindi si sottolinea l'importanza dei dati numerici rappresentativi della realtà economica), per altri invece è una confessione stragiudiziale (dichiarazione sfavorevole nei confronti del soggetto che la fa e che quindi lo costituisce debitore nei confronti dell'amministrazione finanziaria-Sir Biss che riceve i benefici da tale confessione) e, per altri ancora, infine, è un atto avente valore negoziale (a prescindere dalla realtà soggettiva è grazie alla dichiarazione dei redditi che viene determinata l'obbligazione tributaria).
Per quanto riguarda la teoria della confessione, questa non è valida, perché per considerarsi come tale si dovrebbe considerare la dichiarazione come un fatto sfavorevole verso il soggetto (Lady Cocca &Co) ma, in realtà, costui sta esprimendo in modo positivo e attivo il proprio dovere di contribuzione (nei confronti di PG e Sir Biss).
Le altre due teorie invece reggono sul piano teorico, anzi, in relazione ai casi, la dichiarazione dei redditi può avere valore di dichiarazione di scienza ma anche, per i redditi più complessi, valore negoziale.
Ciò che rileva è la volontà che deve essere rappresentata nella dichiarazione per essere efficacie nei confronti dell'amministrazione finanziaria (Sir Biss). Quindi, quando la dichiarazione ha valore negoziale ha anche valore costitutivo e ciò viene dimostrato dal fatto che, in appositi riquadri, vi deve essere una sottoscrizione autonoma, distinta dalla sottoscrizione generale.