Inside Out 2 è un film d'animazione della Disney da poco uscito nelle sale che ha fatto appassionare moltissimi spettatori. La capacità che questo film ha è quella di esplorare il complesso mondo delle emozioni umane, seppure in maniera semplificata.
Più precisamente, continuando l’avventura del personaggio principale del primo film, Riley, si indagano la sua adolescenza e le emozioni a essa collegata: Ansia, Imbarazzo, Invidia, Noia e Nostalgia. Queste si aggiungono a quelle che già avevamo conosciuto in Inside Out 1, ovvero Disgusto, Gioia, Paura, Rabbia e Tristezza. Questo sequel approfondisce dunque ulteriormente il funzionamento interno della mente umana e il ruolo cruciale delle emozioni nel plasmare la nostra persona e soprattutto le nostre decisioni.
Proprio per questo, il film si può facilmente collegare alla teoria della giustizia di John Rawls e questo ci permette di comprendere come le emozioni possano influenzare la nostra comprensione della giustizia e dell’equità.
John Rawls, nella sua opera “A Theory of Justice” (1971), propone una concezione di giustizia basata su due principi fondamentali: il principio di libertà e il principio di differenza. Se il primo garantisce che ogni individuo abbia uguale diritto alle libertà primarie, il secondo sostiene, invece, che le disuguaglianze sociali ed economiche debbano essere strutturate in modo da avvantaggiare i meno privilegiati e consentire le stesse opportunità a tutti.
Un aspetto centrale di questa teoria è il cosiddetto “velo dell’ignoranza“. Si immagina una situazione in cui individui razionali scelgono i principi di giustizia senza conoscere la propria posizione nella società, le proprie capacità o inclinazioni personali. Questo “velo” garantisce che le decisioni prese siano imparziali e giuste, poiché chi decide non può fare favoritismi.
In “Inside Out 2”, le emozioni di Riley rappresentano metaforicamente le forze interne che influenzano le decisioni e il comportamento umano. Il film mostra come la combinazione equilibrata di queste emozioni, per la quale Gioia combatte durante il film, contribuisca a formare un’identità complessa e aiuti a guidare le nostre scelte. Applicando il concetto del “velo dell’ignoranza”, possiamo vedere come le emozioni personificate nel film possano essere considerate veri e propri agenti che, alla fine del film, cercano di bilanciare i loro impulsi per il bene complessivo di Riley.
Le emozioni, solo quando lavorano in armonia, possono essere viste come un processo decisionale equilibrato che riflette l’imparzialità e l’equità ricercate da Rawls. Ogni emozione ha il suo ruolo, necessario, nella vita di Riley, così come ogni individuo, in una società giusta, dovrebbe avere uguali diritti e opportunità, indipendentemente dalle sue caratteristiche.
Inoltre, la teoria di Rawls enfatizza l’importanza di strutturare le istituzioni sociali in modo da avvantaggiare i meno privilegiati e raggiungere un'eguaglianza effettiva. Allo stesso modo, in entrambi gli Inside Out, la riconciliazione e la collaborazione tra le emozioni indicano che anche le emozioni negative, come la tristezza (nel primo film) o l'ansia (nel secondo) hanno un valore importante e devono essere riconosciute e integrate piuttosto che represse. Questo può essere paragonato proprio alla necessità di riconoscere e valorizzare ogni individuo nella società, garantendo l'inclusività e la giustizia delle istituzioni.
In conclusione, “Inside Out 2” e la teoria della giustizia di John Rawls possono essere entrambi visti attraverso la lente delle emozioni e dell’equità. Il film mostra come un equilibrio emotivo possa contribuire a decisioni giuste e imparziali, rispecchiando i principi fondamentali della giustizia proposti da Rawls.