Frollo, lo spietato giudice di Parigi, odia profondamente la popolazione di zingari che vive ormai da tempo nella capitale.
Per rimarcare il suo odio verso questa popolazione, Frollo compie nei loro confronti delle vere e proprie torture in particolare nei confronti del povero Quasimodo che viene segregato a Notre Dame affinché nessuno potesse mai vederlo, dato il suo aspetto fisico malferme.
L'articolo 613 bis c.p., comma 1, disciplina il reato di tortura e prevede che:
"Chiunque, con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà, cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa, è punito con la pena della reclusione da quattro a dieci anni se il fatto è commesso mediante più condotte ovvero se comporta un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona".
I beni giuridici tutelati sono l’integrità fisica e psichica della persona offesa, la sua libertà personale e la sua libertà di autodeterminazione.
Il reato di tortura è permanente quando è rappresentato dalla reiterazione di più condotte che comportino insieme la compressione di uno o più beni giuridici tutelati dalla norma.
Può però essere anche reato di evento quando si sia compiuta un'unica condotta, inumana e degradante, la lesione della dignità della persona.
Gli elementi costitutivi del reato sono:
- La violenza, la quale può essere propria, cioè impiegata attraverso la forza fisica, o impropria, ossia mediante un mezzo idoneo a comprimere la volontà della vittima.
- La minaccia, ovverosia la ipotesi fondata che la vittima del reato possa subire una lesione di un suo diritto fondamentale.
- La crudeltà si raffigura infine nella condotta di chi, esclusivamente per sottomettere la persona offesa al proprio volere, le infligge delle pene inumane e degradanti.
Le aggravanti della norma in esame infine si verificano nel caso in cui le condotte descritte al primo comma siano commesse da un pubblico ufficiale tramite abuso di potere o violazione dei doveri dovuti alle sue funzioni.
È proprio questo il caso di Frollo, giudice di Parigi, il quale abusando dei suoi poteri, tenta di piegare la legge alla sua volontà di assoggettare l'intera popolazione zingara, fra cui tenere segregato vita natural durante il povero Quasimodo.
Sono ulteriormente previste aggravanti, sempre all’art. 613, comma 1, c.p. sia nel caso si concretizzi una lesione personale lieve, grave o gravissima sia nel caso in cui si verifichi la morte della vittima, nonostante non fosse un evento voluto dal soggetto agente.