Merlino mette alla prova Semola trasformandolo in scoiattolo. Ma poco dopo, ecco spuntare dai rami delle querce due scoiattole che immediatamente, con un guizzo, si dividono e una va verso Merlino, l'altra verso Semola.
Immediatamente le due incominciano a molestare sia lo scoiattolo Merlino che lo scoiattolo Semola non lasciandogli alcuna via di scampo. A livello giuridico ci troviamo palesemente difronte al reato di molestie ex art. 660 c.p. il quale prevede che "chiunque in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a cinquecento sedici euro".
Le scoiattole infatti, alla luce del sole, fra i rami delle querce (luogo pubblico perché chiunque le può vedere) recano nei confronti dei due "scoiattoli" molestie. Il bene giuridico tutelato dal 660 c.p., a differenza di quello che si potrebbe pensare, non la libertà della persona offesa, bensì l'ordine pubblico inteso come pubblica tranquillità e, solo di riflesso, viene tutelata la tranquillità della persona offesa/molestata (Merlino e Semola).
Il reato di molestie è un reato comune che può essere commesso da chiunque e si perfeziona col verificarsi dell'evento dannoso nei confronti di una persona determinata ( le scoiattole hanno preso di mira proprio Merlino e Semola e proprio nei loro confronti attuano comportamenti molesti). A differenza di altri reati tipo lo stalking (reato abituale), per integrare il 660 c.p. è sufficiente una sola condotta incriminatrice. Non solo, il reato può essere commesso anche non alla presenza della persona offesa e per mezzo del telefono.
Per quanto riguarda poi l'inciso "petulanza o altro biasimevole motivo" dell'articolo, si intendono l'arroganza, sfacciataggine e indiscrezione nonché i motivi riprovevoli che permettono di scaturire la condotta criminosa nei confronti dell'agente
Infine per integrare l'elemento soggettivo del reato, è sufficiente la coscienza e volontà della condotta, accompagnata dalla consapevolezza dell'oggettiva idoneità a molestare o disturbare, senza valida ragione, il soggetto che la subisce. Le due scoiattole infatti, pur di accaparrarsi i due scoiattoli, li hanno consapevolmente molestati e disturbati!