In questo articolo, esamineremo come la storia di Pinocchio rifletta il principio di eguaglianza sancito dall’Articolo 3 della Costituzione Italiana, il quale afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge.
Infatti, l'articolo 3 della Costituzione sancisce:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
Questo principio fondamentale garantisce che ogni individuo abbia gli stessi diritti e doveri rispetto ai consociati, promuovendo l’inclusione e combattendo ogni forma di discriminazione.
Durante le sue avventure, Pinocchio affronta varie forme di discriminazione e pregiudizio: da Mangiafuoco che lo deride perché burattino, al Gatto e la Volpe che cercano costantemente di imbrogliarlo. Queste situazioni fanno sì che sia difficile per lui integrarsi, ricevere un’educazione adeguata ed entrare nella società.
Tali situazioni riflettono le sfide affrontate da coloro che subiscono discriminazioni nella nostra società e sottolinea l’importanza dell’Articolo 3 nel garantire che tali ingiustizie non prevalgano; ingiustizie del tutto analoghe a quelle subite da Pinocchio (povertà, caratteristiche personali ect..).
Analizzando l'articolo 3 infatti possiamo distinguere 2 tipi di eguaglianza:
- Eguaglianza formale: Significa che tutte le persone devono essere trattate allo stesso modo dalla legge, senza discriminazioni basate su caratteristiche personali come sesso, razza, religione, ecc. Quindi Pinocchio non dovrebbe essere discriminato perché è un burattino o perché povero (comma 1).
- Eguaglianza sostanziale: Il desiderio di Pinocchio di diventare un bambino vero può essere interpretato come un’intrinseca ricerca di uguaglianza sostanziale. Attraverso il suo viaggio di crescita personale, Pinocchio cerca di superare le barriere sociali e le discriminazioni per ottenere la piena accettazione nella società. Questo compito spetta alle istituzioni, alla Repubblica, prevedendo tutta una serie di misure che garantiscono il pieno sviluppo della persona (comma 2).
In conclusione, Pinocchio, con la sua aspirazione a diventare un bambino vero e le sue sfide nel superare discriminazioni e pregiudizi, rappresenta un potente esempio di come il principio di eguaglianza nell’Articolo 3 della Costituzione Italiana possa essere interpretato e applicato nel contesto della vita reale.
Il principio di eguaglianza, non solo garantisce un trattamento equo per tutti davanti alla legge, ma richiede anche uno sforzo collettivo per rimuovere le barriere sociali che ostacolano il pieno sviluppo e la partecipazione di ogni individuo nella nostra società.