Art. 768 bis c.c. "E' patto di famiglia il contratto con cui, compatibilmente con le disposizioni in materia di impresa familiare e nel rispetto delle differenti tipologie societarie, l'imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l'azienda, e il titolare di partecipazioni societarie trasferisce, in tutto o in parte, le proprie quote, ad uno o più discendenti."
A quale famiglia fare riferimento per approfondire il patto di famiglia se non a quella composta dal professor Utonium e le sue amatissime figlie: Lolly, Dolly e Molly, comunemente note come "Le Superchicche"?
Il patto di famiglia, introdotto con la legge n. 55 del 2006 e disciplinato dagli artt. 768 bis e ss c.c., costituisce un'eccezione al divieto di patti successori sancito dall'art. 458 c.c. (di cui abbiamo parlato qui) e una sorta di successione a titolo particolare anticipata.
Il patto di famiglia è un negozio finalizzato a realizzare il trasferimento, per atto tra vivi, dell’azienda o delle partecipazioni sociali a favore di uno o più discendenti designati dal disponente (denominati discendenti assegnatari) con conseguente tacitazione (soddisfazione delle legittime future pretese), in denaro o in natura, delle ragioni dei legittimari (denominati partecipanti non assegnatari).
Il patto mira ad evitare che il passaggio generazionale nella conduzione dell'impresa non sia intaccato dalle pretese vantate dagli eredi legittimari (azione di riduzione e/o collazione) totalmente o parzialmente pretermessi per effetto di atti dispositivi relativi all'impresa.
Il professor Utonium è titolare dell'impresa denominata "Chemicall X 3.0" che offre servizi di pubblica sicurezza, manutenzione della diga,monitoraggio dell'attività vulcanica, contenimento primati, etc… alla città di Townsville.
Utonium, uomo di scienza e lungimirante, ormai anziano e desideroso che la sua impresa rimanga attiva e fiorente anche dopo la sua morte, trasferisce il diritto di proprietà dell'azienda alle figlie: Lolly e Dolly. Così facendo, il professore ha fiducia nel fatto che, quando non ci sarà più, Lolly e Dolly proseguiranno l'attività imprenditoriale dallo stesso avviata.
Il professore non trasferisce la proprietà dell'azienda alla terza figlia Molly in quanto sa che questa non ha alcun interesse alla gestione dell'impresa "Chemicall X 3.0" in quanto investita dal Sindaco dell'approvvigionamento delle scorte di cetriolini per la città nonchè in quanto occupa la maggior parte del tempo libero quale volontaria presso il canile cittadino.
Il patto di famiglia è un contratto plurilaterale endofamiliare stipulato nella forma dell'atto pubblico (c.d. forma solenne) a pena della nullità. È plurilaterale in quanto, ai fini della sua validità, è necessaria la partecipazione dei seguenti soggetti:
- imprenditore disponente: professor Utonium;
- discendente/i c.d. assegnatario/i ovvero il/i soggetto/i che il disponente intende gratificare con l'attribuzione del bene produttivo: Lolly e Dolly;
- tutti coloro che sarebbero eredi legittimari dell'imprenditore disponente nel caso in cui il disponente morisse: Molly.
Intervenendo nel patto di famiglia i discendenti assegnatari dell'impresa devono liquidare (soddisfare in qualche modo) i partecipanti non assegnatari dell'impresa. Per determinare il valore della liquidazione (che può essere in natura o in denaro) è necessario fare riferimento al valore delle quote di legittima riservate ai partecipanti al patto ex artt. 536 e ss c.c..
Intervenendo nel patto di famiglia i partecipanti (eredi legittimari) non assegnatari dell'impresa possono:
- essere liquidati dai discendenti assegnatari dell'impresa: c.d. credito alla liquidazione (in via esemplificativa i discendenti assegnatari possono scorporare dall'azienda un cespite e soddisfare con questo i diritti dei legittimari);
- rinunciare al diritto di credito alla liquidazione.
Quindi Molly, discendente non assegnataria dell'impresa "Chemicall X 3.0", potrebbe:
- chiedere di essere liquidata dalle sorelle (c.d. credito alla liquidazione); ad esempio Lolly e Dolly potrebbero trasferire a Molly il diritto di proprietà del terreno adiacente il laboratorio del professore così che Molly possa attrezzarlo a nuovo canile della città;
- rinunciare al diritto di credito alla liquidazione.
In alternativa a quanto appena delineato, nel patto di famiglia l'imprenditore disponente può: assegnare il bene produttivo a uno o più discendenti ed assegnare altri beni facenti parte del suo patrimonio agli altri partecipanti (eredi legittimari) in funzione perequativa. I beni ricevuti dai partecipanti non assegnatari dell'azienda sono imputati alle quote di riserva loro spettanti. Ad esempio, il professor Utonium potrebbe attribuire a Molly il diritto di proprietà dell'immobile precedentemente adattato a laboratorio e poi dismesso così che possa destinarlo a magazzino per le scorte di cetriolini.
Il patto in esame non è indissolubile bensì può essere sciolto in due casi:
- stipulazione di un successivo contratto concluso tra le medesime persone che hanno partecipato al patto di famiglia ed avente i medesimi presupposti e caratteristiche (c.d. mutuo consenso o dissenso – che dir si voglia). Nel caso di specie il professore e le Superchicche dovrebbero stipulare un nuovo contratto avente ad oggetto lo scioglimento del patto di famiglia;
- esercizio del diritto di recesso (solo se espressamente previsto nel patto) mediante dichiarazione destinata agli altri partecipanti certificata da un notaio. Se il patto di famiglia stipulato tra il Utonium e le Superchicche prevedesse espressamente il diritto al recesso dei partecipanti basterebbe che, ad esempio, Dolly (parte del patto) esercitasse detto diritto, mediante dichiarazione scritta certificata da notaio destinata al professore, Lolly e Molly, per sciogliere il contratto.
L'effetto tipico del patto di famiglia è il definitivo consolidamento del passaggio di proprietà dell'azienda in quanto detto trasferimento non può essere oggetto di azioni di riduzione e/o collazione da parte dei partecipanti non assegnatari dell'impresa.
In conclusione, in forza del patto di famiglia stipulato tra il professore Utonium, Lolly, Dolly e Molly, nel momento in cui il professore passerà a miglior vita, non potrà sorgere alcuna vertenza successoria tra le Superchicche (a Molly è preclusa l'azione di riduzione e/o la domanda di collazione) tale da minare l'impresa "Chemicall X 3.0" gestita da Lolly e Dolly. Il progetto di Utonium di rendere la città di Townsville sempre migliore continuerà dunque ad attuarsi!
Perché il patto di famiglia costituisce un'eccezione al divieto dei patti successori ex art. 458 c.c.? Ne parleremo nel prossimo articolo!