Per capire il matrimonio putativo è fondamentale che ci si metta in testa che questo istituto giace su un piano "ipotetico". Ipotetico perché i coniugi, secondo quanto stabilisce l'articolo 128, sono in buona fede e pensano di aver contratto matrimonio regolare.
La nostra fiaba di riferimento sarà quindi Pocahontas che è innamorata sì di John Smith, ma non lo sposerà mai e quindi possiamo fantasticare allegramente su di lei e John. Pocahontas e John saranno quindi i nostri "coniugi" di riferimento per la spiegazione a seguire.
L'art. 128 quindi dice che si ha matrimonio putativo quando i coniugi, in buona fede, contraggono, inconsapevolmente, un matrimonio nullo.
Ma prevede altri 3 casi. a) Pocahontas è in mala fede mentre John Smith no b) Pocahontas e John sono entrambe in malafede c) il matrimonio di Pocahontas e John è dichiarato nullo perché con violenza gli è stato estorto il consenso.
Ma perché tutte queste ipotesi?
La rilevanza è fondamentale per i figli ai quali, ex art 128 con modifica del dlgs 154/2013 a cui si applica, anche se nullo, l'effetto del matrimonio che, quindi, diventa valido per loro. A MENO CHE i figli siano nati da un rapporto incestuoso (tipo figli nati Pocahontas ed il padre) da genitori in malafede che, ex art 254 riformato dal dlgs 154/2013, possono però riconoscerli.
PS: La buonafede di Pocahontas e John si presume e basta che vi sia al momento della celebrazione. Se però Pocahontas è in malafede, potrà corrispondere a John, per 3 anni, somme periodiche. (129 cc).