Caratterizzato dalla specifica natura del servizio che il mandatario si obbliga a compiere, il mandato senza rappresentanza rappresenta l'obbligazione di fare nel suo senso più ampio ossia il compimento di atti giuridici per conto altrui.
L'antica Russia dei Romanov può mostrarci proprio come questo istituto possa trovare applicazione. Per il ritrovamento di Anastasia, scomparsa ormai da lungo tempo, l'imperatrice Maria cerca aiuto da chiunque possa ricondurre la nipote a casa.
Lo scaltro Dimitri si mette quindi subito alla ricerca della principessa.
A ben vedere, però, nell'agire del ragazzo manca la procura: quell'atto giuridico che investe il mandatario del potere di agire in nome del mandante. In tal caso infatti egli (il mandatario) si troverà ad agire sì per conto del mandante (l'imperatrice Maria), ma in nome proprio, con la conseguenza di diventare egli stesso titolare di diritti e obbligazioni derivanti da eventuali rapporti con i terzi.
Una cospicua ricompensa è stata promessa dalla nonna per il ritrovamento di Anastasia.
Dimitri si trova di fatto ad agire come se fosse stato, in tutto e per tutto, incaricato della ricerca ma, non essendo dotato di un potere effettivo di rappresentanza, se un terzo trovasse l'ultima dei Romanov prima di lui e venisse a reclamare la somma…diventerebbe egli stesso obbligato a soddisfare quel credito.
Vi è perciò un doppio filo che caratterizza questo genere di mandato. Da un lato, il legame di un terzo soggetto con Dimitri, e dall'altro quello tra Dimitri stesso e la Sovrana Maria (legati da un contratto di mandato). Quest'ultimo rapporto, in ogni caso, gli darà diritto ad essere rimborsato dall'imperatrice (mandante) per quanto, essendosi obbligato in proprio nome, abbia dovuto pagare al terzo contraente.