Articolo 61 nr. 4 codice penale: "Attenuano il reato, quando non ne sono elementi costitutivi o circostanze attenuanti speciali, le circostanze seguenti: (…) 4) l’avere nei delitti contro il patrimonio, o che comunque offendono il patrimonio, cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di speciale tenuità (…)"
La storia di come Paperon de' Peperoni abbia guadagnato la sua amata Numero Uno è forse fra le più note di tutto il mondo papero: era il 1877 e un giovanissimo Paperone di appena dieci anni e poche piume iniziava a lavorare come lustrascarpe a Glasgow, la sua città natale, guadagnando con il sudore della fronte la prima moneta del valore di dieci centesimi di dollaro.
Altrettanto noti sono l'ossessione per la 'Numero Uno' di Amelia, la strega che ammalia, come anche gli innumerevoli tentativi di impossessarsene, orditi nel suo antro alle pendici del Vesuvio in compagnia del fidato corvo Gennarino ma, purtroppo per lei, sempre falliti.
Ipotizziamo per un attimo che riesca Amelia nel suo intento: schivate le schioppettate di sale e le corone di aglio messe a protezione dell'agognato decino, ruba la numero uno a Paperone. Una volta recuperata la preziosa moneta e citata la fattucchiera di fronte al Tribunale di Paperopoli, ella potrebbe chiedere che le vanga riconosciuta l'attenuante prevista dall'articolo 61 n. 4 del codice penale?
Tale articolo prevede che il reato sia attenuato "l’avere nei delitti contro il patrimonio, o che comunque offendono il patrimonio, cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di speciale tenuità".
Per salvarsi le piume Amelia sostiene che per il plurimegamiliardario zio Paperone anche il furto da parte della Banda Bassotti di un trilione di dollari sarebbe di speciale tenuità! Cosa volete che sia un misero decino in relazione al suo sconfinato deposito costruito in cima alla collina ammazzamotori?
Nei reati contro il patrimonio, la concessione della circostanza attenuante presuppone necessariamente che il pregiudizio cagionato sia lievissimo: quanto sottratto deve quindi possedere un valore economico pressoché irrilevante e sembra proprio che la Numero Uno, in confronto all'intero deposito, sia una perdita del tutto trascurabile.
Quello che, tuttavia, Amelia ignora, è che per valutare correttamente la nozione di tenuità del danno sofferto da Zio Paperone è necessario considerare, oltre al valore in sé della cosa sottratta, anche il valore complessivo del pregiudizio arrecato con l’azione criminosa.
Quindi l'analisi deve abbracciare un panorama più ampio del semplice valore economico e devono venire considerati i danni ulteriori che la persona offesa ha subìto a causa della sottrazione della res ossia, nel nostro caso, del prezioso decino.
Ovviamente questi danni ulteriori devono essere direttamente ricollegabili al reato: ciò vuol dire che per valutare se concedere o meno l'attenuante in esame ad Amelia, sarà necessario guardare quali sono gli ulteriori effetti pregiudizievoli che Zio Paperone ha subìto in conseguenza del reato, senza che rilevi, invece, la capacità del soggetto passivo di sopportare il danno economico.
Questa ultima affermazione fa ben comprendere come non sia sufficiente dire che Zio Paperone ha tantissime monete e, quindi, una più o una meno non fa differenza, come anche non rileva sostenere che la sua capacità economica non viene intaccata dal furto subìto.
Si parla in tal senso di irrilevanza del criterio subiettivo (ossia le condizioni economiche della persona offesa) nel caso in cui il criterio obiettivo (il valore della cosa) induca ad escludere la speciale tenuità del danno.
In conclusione, il Tribunale di Paperopoli dovrà valutare cosa ha comportato il furto della Numero Uno, a quali effetti (direttamente ricollegabili) abbia esposto Zio Paperone: solo così potrà decidere se concedere ad Amelia l'attenuante.
Gli appassionati della saga dei Paperi sanno bene che la Numero Uno non è una semplice moneta da dieci centesimi, ma per Paperone è un vero e proprio catalizzatore di tutta la sua immensa fortuna e delle sue capacità imprenditoriali. Sia che venga considerata con un amuleto portafortuna, sia come ispirazione e conferma di poter eccellere negli affari, la sottrazione della res comporta, come effetto direttamente ricollegabile, il tracollo finanziario di Paperone.
Non si tratta di mera superstizione: senza la Numero Uno, Zio Paperone diventa un papero qualunque, perde tutti i suoi averi, la capacità di fare affari e il suo patrimonio si dissolve fino all'ultimo dollaro!
Quindi, povera Amelia, la sua richiesta di concessione della circostanza attenuante non potrà essere accolta!