La Bella e la Bestia ci dimostra come la Bestia non utilizzi le relative precauzioni e la diligenza del buon padre di famiglia nel custodire un bene affidatogli dalla vecchia che lo ha trasformato in bestia.
Infatti, secondo quanto sancisce l'art.1768cc, "il depositario (la bestia) deve usare nella custodia (della rosa) la diligenza del buon padre di famiglia".
E la custodia cos'è? La custodia altro non è che la detenzione e la conservazione di un bene dato in deposito in modo da evitare, ad esempio, il furto o che si produca un danno su questo.
Nel nostro caso, quella impudente di Bella, entra nella sala ovest del palazzo della Bestia e provoca un danno alla "rosa della vita", il bene dato in deposito dalla vecchia alla Bestia. Belle deve risarcire la Bestia ex 2043 che a sua volta dovrà risarcire la vecchia ex 1223cc.
NB: il contratto di deposito è un contratto reale (si perfeziona con la consegna della cosa), unilaterale (perché a vantaggio del deponente) e gratuito (perché mira a procurare un vantaggio al deponente senza corrispettivo a suo carico).
Interpretando l'art. 1844 n2 in maniera estensiva però si giunge alla conclusione che è ragionevole chiedere per questo tipo di contratto una remunerazione, come nel nostro caso in cui la remunerazione, in natura, è data dal non mutamento fisico della Bestia.