Il popolo dei Galli della celebre fiaba fumettistica "Asterix e le dodici fatiche" è legittimato ad esperire l'azione ex art. 1447 c.c. relativamente al contratto concluso con il valoroso generale romano Giulio Cesare avente ad oggetto il compimento delle dodici fatiche?
Ricordate?
Nel 50 a.C. la Gallia era ricoperta da foreste impenetrabili ove regnava un maestoso silenzio.
Giulio Cesare, dopo aspri combattimenti, era riuscito a conquistare la Gallia per apporvi il marchio trionfale della civilizzazione romana.
Tutta la Gallia? No. Un piccolo villaggio dell'Armorica resiste all'invasore nonostante sia circondato da campi trincerati romani!
Cesare giunge in Gallia per formulare una proposta al popolo invincibile (grazie alla pozione magica).
Cesare: "La resistenza che il tuo villaggio mi oppone adombra la mia gloria! A Roma si comincia a ridere di me! (…) Avete mai sentito parlare di Ercole? Parlo del dio Ercole! Compì dodici fatiche che gli permisero di essere ammesso nell'Olimpo e perciò gli dei lo riconobbero come uno di loro (…). Vi ho preparato, con l'aiuto dei miei consiglieri, una nuova serie di prove. Soltanto gli dei possono affrontare tali prove. Se voi riuscite allora io deporrò le armi ai vostri piedi ma se voi ne fallite una, una sola, vi dovrete sottomettere! D'accordo?"
Capo villaggio del popolo dei Galli – Abraracourcix: "Eccome se siamo d'accordo!"
Il contratto in questione prevede che i Galli compiano ben dodici fatiche, che solo gli dei sono in grado di compiere, se riusciranno nell’impresa saranno riconosciuti Dei e, dunque, termineranno una volta per tutte le campagne romane volte all'invasione del loro territorio (sarebbe inutile per Cesare combattere contro li dei!); se, viceversa, falliranno il popolo gallico dovrà sottomettersi all’invasore romano.
Il contratto può dirsi concluso in stato di pericolo? Decisamente si!
E’ dunque rescindibile ai sensi dell’art. 1447? Decisamente si!
L’art. 1447 c.c. stabilisce che: “Il contratto con cui una parte ha assunto obbligazioni a condizioni inique per la necessità, nota alla controparte, di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, può essere rescisso sulla domanda della parte che si è obbligata.
Il giudice nel pronunciare la rescissione può, secondo le circostanze, assegnare un equo compenso all’altra parte per l’opera prestata.”
Ai fini dell’esperibilità della rescissione del contratto concluso in istato di pericolo debbono sussistere tutti i seguenti requisiti:
- Stato di pericolo. Ai fini della configurabilità del presupposto in esame deve sussistere uno stato di pericolo attuale di grave danno alla persona, non alle cose! Si precisa che il contratto è rescindibile anche quando lo stato di pericolo era evitabile o è stato volontariamente cagionato. Nella fiaba esaminata tale condizione è certamente avverata. Il villaggio dei Galli è posto sotto assedio dalle legioni romane e la popolazione rischia di essere ridotta in schiavitù o, peggio ancora, sterminata!
- La conoscenza dello stato di pericolo da parte della controparte (che ne profitta). Ai fini della configurabilità del presupposto in esame è necessario che la parte stipulante non in stato di pericolo conosca la condizione in cui versa la controparte. Nella fiaba in esame Cesare è ben cosciente della situazione di pericolo in cui si trovano i Galli, è stato proprio il condottiero ad avviare la campagna di conquista della Gallia!
- L'iniquità delle condizioni a cui il contraente ha dovuto sottostare. Ai fini della configurabilità del presupposto in esame è necessario che la parte contragga a condizioni inique. Nella nostra fiaba tale requisito sussiste eccome! La pattuizione prevede infatti che Asterix ed Obelix, quale delegazione gallica, sostengano dodici prove non sostenibili da comuni umani. Si pensi alla insostenibile prova che consiste nell'affrontare le "terribili sacerdotesse dell'Isola del Piacere" oppure alla quella, più attuale che mai, sostenuta nella "casa che rende folli" per ottenere il "lascia-passare A38"!
Il popolo dei Galli, pertanto, potrebbe astrattamente rescindere dal contratto concluso con Cesare.
Ex post, tuttavia, possiamo affermare che i Galli abbiano fatto bene ad accettare l'accordo!
"Ahhh, ho capito si tratta di una semplice formalità amministrativa!" cit. Asterix.