Siamo nella cameretta Andy Davis, un bambino che ha come giocattolo preferito Woody, un pupazzo raffigurante uno sceriffo cowboy, poi sostituito da Buzz Lightyear, un giocattolo spaziale super accessoriato. Quale è però il vero motivo per cui Andy preferisce Buzz a Woody tanto da portarlo sempre con sé? Cosa contraddistingue il giocattolo spaziale dallo sceriffo?
Sicuramente il “mitico” logo dell’azienda di giocattoli Lightyear, produttrice del giocattolo Buzz, gioca un ruolo importante nella formazione dei gusti di Andy. È quindi segno distintivo di un'impresa che mette in secondo piano Woody rispetto a Buzz. Cosa sono i segni distintivi?
I segni distintivi (per quanto oggi interessa) sono elementi materiali ed immateriali che consentono all'imprenditore di essere individuato e distinto sul mercato fra gli altri imprenditori a lui concorrenti.
Fra i segni distintivi annoveriamo:
– la ditta, che contraddistingue la persona dell'imprenditore nell'esercizio dell'attività di impresa e identifica il nome dell’impresa;
– l'insegna, che individua i locali in cui l'attività di impresa è esercitata;
– il marchio, che individua e distingue i beni o i servizi prodotti.
Andy, infatti, tende a preferire Buzz esclusivamente per il suo segno distintivo marchio Lightyear che lo contraddistingue da tutti gli altri giocattoli differenziandosi dai suoi simili.
L'imprenditore quindi gode di ampia libertà nella formazione dei propri segni distintivi, ma è tenuto a rispettare determinate regole (quali, per esempio, verità, novità e capacità distintiva) per evitare inganno e confusione sul mercato. Inoltre, l’imprenditore ha diritto all'uso esclusivo dei propri segni distintivi e può trasferirli ad altri purché la circolazione dei predetti segni non tragga in inganno il pubblico.
Proprio quest’ultimo aspetto sarà oggetto di analisi nei prossimi articoli.