Quando si parla di furto si pensa sempre all'art. 624 c.p. 1 comma in cui si sancisce che "chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, mediante introduzione in un edificio o in altro luogo destinato in tutto o in parte a privata dimora o nelle pertinenze di essa, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da trecentonove euro a milletrentadue euro".
Robin Hood e Little John integrano questa fattispecie quando, mascherati da zingare si avvicinano alla portantina del Principe Giovanni (PG) e, con l'intento di leggergli la mano, staccano a morsi le gemme preziose incastonate negli anelli che costui aveva alle dita.
I due eroi però, nell'abilità di commettere il furto delle gemme, integrano anche l'aggravante ex art. 625 c.p. n.4 e cioè quella del furto con destrezza.
Per furto con destrezza si intende il furto compiuto con abilità e sveltezza. Secondo quanto affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ( sentenza 27.04.2017 n.34090), però, l'aggravante viene in gioco solo quando vi è "un comportamento dell'agente, posto in essere prima o durante l'impossessamento del bene mobile altrui, caratterizzato da particolare abilità, astuzia o avvedutezza, idoneo a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza sul bene stesso; sicché non sussiste detta aggravante nell'ipotesi di furto commesso da chi si limiti ad approfittare di situazioni, dallo stesso non provocate, di disattenzione o di momentaneo allontanamento del detentore dalla cosa."
Infatti, Robin e Little John, nel mascherarsi da zingare e nell'usare lo stratagemma del leggere le mani a PG per rubargli le gemme hanno inconfutabilmente usato "abilità, astuzia… idonea a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza sul bene stesso (le gemme)". Il povero PG ha amichevolmente accolto le zingare nella sua portantina perché gli leggessero le mani, ma mai e poi mai avrebbe pensato che dietro questa maschera si nascondevano i due ricercati più temuti d'Inghilterra!
A rimarcare tale impostazione vi è anche la sentenza n. 46583 del 05.10.2017 emanata dalla Sezione penale della Corte di Cassazione per cui il furto con destrezza ex art. 625 n.4 c.p. si integra "qualora il soggetto agente abbia tenuto una condotta caratterizzata da particolare abilità, utilizzando stratagemmi idonei ad impedire alla persona offesa di accorgersi dello spossessamento dei beni."
E proprio Robin Hood e Little John, nel voler leggere le mani del Principe, hanno utilizzato degli stratagemmi idonei ad impedire alla persona offesa (PG) di accorgersi dello spossessamento dei beni.
L'aggravante della pena, "se concorrono due o più delle circostanze prevedute dai numeri precedenti, ovvero se una di tali circostanze concorre con altra fra quelle indicate nell'articolo 61, " è quella della reclusione "da tre a dieci anni e della multa da duecentosei euro a millecinquecentoquarantanove euro".