Siamo a Metroville, negli Stati Uniti d'America. I Supereroi sono nuovamente tornati alla ribalta e hanno l'appoggio della popolazione.
C'è anche chi non apprezza il loro ritorno, come Evelyn Deavor, che è convinta che i Super siano un danno per la società, perché sollevano le persone dall'occuparsi dei loro problemi e sono stati, secondo lei, la causa della morte dei suoi genitori. Elabora allora un piano: durante un incontro organizzato su un aliscafo proprio per celebrare i Super, lei li avrebbe ipnotizzati e costretti a dirottare la nave contro la baia della città, rendendoli impopolari.
Gli Incredibili e Siberius, però, unendo le loro forze riescono a liberare tutti i Super dai visori di controllo con cui Evelyn li controllava, costringendola a fuggire.
Per aver scatenato i Super contro i passeggeri della nave, Evelyn commette un reato?
È arrivato il momento di continuare con il nostro percorso all'interno dei delitti contro l'incolumità pubblica e analizzare il delitto di strage, previsto dall'articolo 422 c.p.
Secondo la norma, "chiunque, fuori dei casi preveduti dall'art. 285 c.p., al fine di uccidere, compie atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità è punito, se dal fatto deriva la morte di più persone, con l'ergastolo. Se è cagionata la morte di una sola persona, si applica l'ergastolo. In ogni altro caso si applica la reclusione non inferiore a quindici anni".
Come anticipato, il bene giuridico tutelato è l'incolumità pubblica, intesa come la sicurezza della vita e dell'integrità fisica della collettività nel suo insieme: è un bene di tutti e di ciascuno.
Si tratta di un reato comune, che può essere commesso da "chiunque", compresa Evelyn.
È necessario, per poter rispondere di questo reato, che ci sia la condotta tipica di "compiere atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità".
È proprio questa la nozione di "strage", ovverosia l'esposizione al pericolo che derivi da una condotta finalizzata ad uccidere e che possa compromettere la sicurezza e l'incolumità di un numero indeterminato di persone, come i passeggeri di una nave e tutti coloro che si trovano, per caso, a passeggiare sulla banchina.
La strage può essere realizzata con qualunque azione od omissione, perché si tratta di un reato a forma libera: la legge non impone una particolare modalità della condotta e quindi anche il dirottamento di un aliscafo può comportare una condanna per questo reato.
Inoltre, non è necessario che venga cagionata la morte di una o più persone. La strage è, infatti, un reato di mera condotta: è sufficiente, perché si abbia punibilità, che sia posta in pericolo la pubblica incolumità. Il reato è già integrato nel momento in cui Evelyn dirotta l'aliscafo servendosi dei Super perché, in quel momento, la pubblica incolumità è già esposta a pericolo.
Il particolare atteggiarsi del pericolo rende la strage un reato a consumazione anticipata: per la consumazione del delitto, cioè, è sufficiente che il colpevole compia atti che abbiano l'idoneità a cagionare una situazione di concreto pericolo per il bene tutelato. Evelyn, in particolare, si serve dei Super per dirottare una nave contro la costa, così esponendo a pericolo un'indefinita quantità di persone. Non rileva che i Super riescano, in extremis, a bloccare la nave subito prima dello schianto contro un affollatissimo molo: ciò che è sufficiente è, invece, l'idoneità della condotta di Evelyn ad esporre a pericolo un numero indeterminato di soggetti.
Questi reati, nella loro forma consumata, presentano la stessa struttura del delitto tentato (compiere "atti tali da porre in pericolo") ma, in considerazione dell'importanza dell'interesse che tutelano (in questo caso, la vita e l'incolumità pubblica), sono puniti come delitti consumati.
Quale è però il fine che ha mosso Evelyn per commentare queste azioni? Da un lato infatti vuole vendicarsi dei Super, dall'altro lato, invece, vuole screditarli, li utilizza per mettere in pericolo la vita non solo degli ambasciatori a bordo dell'aliscafo ma anche di chiunque si trovasse a passeggiare sul molo.
Nel reato di strage, effettivamente, deve sussistere il dolo specifico di porre in essere atti idonei a determinare pericolo per la vita e l'integrità fisica della collettività mediante violenza, al fine di cagionare la morte di un numero indeterminato di persone. Questo tipo di dolo non richiede che il fine effettivamente venga conseguito, perché è sufficiente dimostrarne l'esistenza: Evelyn vuole mettere in pericolo un numero indeterminato di persone e tanto basta, insieme agli altri elementi che abbiamo visto, per ritenere sussistente il delitto di strage.
Non preoccupatevi però, i Super non potranno essere puniti: ai sensi dell'art. 46 c.p., infatti, non è punibile chi è stato costretto a commettere il fatto da altri, mediante violenza fisica irresistibile e, del fatto commesso dalla persona costretta, risponde l'autore della violenza.
Sarà quindi Evelyn l'unica a rispondere del delitto di strage.