Bella sa molto bene che può rimanere nel Castello della Bestia per tutto il tempo che vuole ma non può salire nella stanza in cima alla Torre. Questo è l’ordine della Bestia.
Bella non conosce le regole ed agisce come ritiene giusto (sale le scale della Torre, apre la stanza e tocca la Rosa incantata) assumendosi le conseguenze delle proprie azioni: l’ira della Bestia e l’essere scacciata dal Castello.
È esattamente in questo che consiste la disobbedienza civile nel modo in cui ci viene raccontata da Henry David Thoreau nel suo saggio “Disobbedienza Civile” pubblicato nel 1849. Thoreau in questo testo racconta di essere stato incarcerato per essersi rifiutato di pagare una tassa da lui ritenuta ingiusta.
La disobbedienza civile, a partire dalla quale, molti secoli dopo, prenderà il via il movimento nonviolento, consiste nel fare le proprie scelte opponendosi allo Stato (o, nel caso di Bella, al proprio destino), ma accettandone comunque le conseguenze (cioè la prigione, o il sapere di venire scacciate dal Castello della Bestia).