Il Queens: movimentata caotica e colorata, è questa la città in cui vive Joe Gardner (Soul). Insegnante di musica delle scuole medie, scontento della propria vita, sogna di diventare un grande pianista Jazz. Quando si siede davanti al suo amato piano e poggia le dita sulla tastiera, la sua anima inizia a danzare con le dolci note prodotte.
Grazie alla musica di Joe, continuiamo il nostro magico viaggio nel mondo della capacità giuridica e analizziamo, nello specifico, la perdita della titolarità di diritti e di doveri.
Concentriamoci sull'ultima scena del film ossia quando Joe all'entrata dell'Oltremondo viene fermato da un Jerry (consulente dell’ispirazione delle anime nell'Antemondo) che gli dona un'altra possibilità di vita. Da quel momento in poi Joe inizia a vivere la propria esistenza con l’obiettivo di goderne ogni attimo.
La domanda che ci poniamo questa volta è la seguente: a livello giuridico, cosa sarebbe successo se Joe Gardner, titolare di capacità giuridica, fosse entrato nell'Oltremondo?
Prima di proseguire la nostra avventura, però, occorre tornare indietro di qualche nota e ricordare la definizione di capacità giuridica e comprendere cosa s’intende per "morte".
Con l’espressione "capacità giuridica", in particolare, s'intende l’attitudine di un essere umano ad essere titolare di diritti e di doveri. (vedi articolo al seguente link).
Per nascita si intende "il venire al mondo" e tale condizione si verifica quando il neonato si distacca dal grembo materno. Non basta solo l’evento della nascita per acquistare la capacità giuridica, è necessario infatti che il bambino nasca vivo e cioè sia in grado di svolgere le minime funzioni vitali (per esempio respirare). Dunque, si parla di "nascita" (vedi articolo al seguente link) quando si verificano due presupposti essenziali: la fuoriuscita del feto dall’alveo materno ed il compimento di un atto respiratorio completo (inspirazione ed espirazione).
Per morte, invece, ai sensi dell' art. 1 L. 578/1993 si intende la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo per un determinato intervallo di tempo dopo il quale è impossibile sopravvivere a prescindere dal perdurare della funzione respiratoria e circolatoria che possono essere indotte dalle tecniche di rianimazione.
Quindi se la nascita produce come effetto giuridico l'acquisto della capacità giuridica, rendendo così il soggetto titolare di diritti e di doveri, è scontato che la morte ne determina la perdita. E' proprio nel momento in cui viene accertata la morte del soggetto che quest’ultimo cessa di essere un soggetto titolare di una serie di diritti e di doveri.
A tal riguardo, per accertare la morte di un essere umano si può ricorrere a due metodi di accertamento: il metodo tradizionale e il metodo precoce.
Il primo, quello tradizionale, consiste in un accertamento empirico per un periodo di osservazione pari a 24 ore. Il metodo di accertamento precoce, invece, è disciplinato in un duplice modo. Supponiamo il caso in cui Joe Gardner muoia a causa di un arresto cardiaco. La morte del pianista Jazz si intende avvenuta quando la respirazione e la circolazione sono cessate e l’elettrocardiogramma risulta piatto per almeno 20 minuti. Altro esempio, Joe in seguito ad alcune lesioni encefaliche viene sottoposto a rianimazione senza alcun esito positivo.
La cessazione irreversibile delle funzioni dell’encefalo si accerta rilevando una moltitudine di condizioni quali ad esempio stato di incoscienza, assenza di respiro spontaneo o silenzio elettrico cerebrale, i quali se presenti in simultanea determinano il momento della morte. In questo caso il periodo di osservazione empirica non è inferiore alle sei ore.
Secondo voi, la morte di Joe Gardner determina solamente la perdita della capacità giuridica?
Ne parleremo nel prossimo articolo…