E li chiamavano banditi, i partigiani! Il bandito per antonomasia, Robin Hood, ladro gentiluomo, potrebbe sentirsi lusingato da tale paragone, lui che nella foresta di Sherwood aveva organizzato la resistenza agli ufficiali del Re usurpatore, Giovanni Senzaterra.
In fondo Giovanni è un tigrotto dispotico, avido, ma non certo uno spietato ufficiale nazista. E Robin un simpatico e ovviamente astuto volpino che aiuta i più deboli e che combatte per una società più giusta, non per difendere la Patria.
Perché il 25 aprile è quindi festa nazionale? Perché ricordiamo il 25 aprile 1945, giorno simbolico della liberazione ovvero il momento finale dell'insurrezione definitiva dei partigiani contro gli occupanti nazifascisti; è in questo giorno che viene liberata Milano e Mussolini scappa dalla città.
Questa data è il segno della fine della guerra civile, simbolo della liberazione dell'intero territorio nazionale; il 25 aprile si festeggia fin dal 1946, dunque da prima della seconda e altrettanto importante festa nazionale, il 2 giugno, festa della Repubblica. L'istituzione definitiva come festa nazionale arrivò nel maggio del 1949, con la proclamazione per legge della festa della Liberazione che venne collocata all'aprile del 1946, pochi mesi prima del referendum del 2 giugno dove gli Italiani furono chiamati a scegliere tra repubblica e monarchia.
Le due date sono infatti collegate perché la Costituzione e la Repubblica nascono proprio dalla Resistenza e dalla Liberazione, per questa ragione è importante festeggiarle entrambe, come feste di tutti, della democrazia e del Paese.