Abbiamo tutti in mente la famosa (e divertente) scena nel cartone di Cenerentola (quello Disney) in cui il Duca Monocolao racconta al re della sparizione misteriosa di Cenerentola dopo il ballo.
Nella scena, se ricordate, Monocolao è nervosissimo e, fuori dalla porta della camera dal letto regale, si esercita e cerca di trovare le parole migliori per dare al Re la brutta notizia: l’unica donna del reame di cui il principe si era follemente innamorato è sparita e non ha lasciato alcuna traccia di se.
La fantasia del Re, nel frattempo, vaga nei sogni: sogni di una vecchiaia trascorsa in compagnia dei nipotini.
L'interruzione del sogno del Re da parte di Monocolao, con tanto della brutta notizia manda il Re su tutte le furie. Secondo il protocollo del regno, il principe deve sposarsi e generare figli, perché contrarre matrimonio e conseguenti pargoli, fa parte di quella serie di cose che i principi, prima di diventare Re, debbono fare (per loro e per la sopravvivenza della stirpe!).
In tantissime favole vediamo come principi e principesse destinati a guidare un regno debbano rispettare rigide regole prima di salire al trono. Oltre a Cenerentola possiamo fare qualche altro esempio: Annalisa in "Barbie – La principessa e la povera", Ariel e Jasmine.
L'idea che i governanti debbano formarsi e crescere in un certo modo ha anche radici filosofiche. Platone, ne “La Repubblica”, dice che un governo, per essere realmente efficace, deve essere governo dei filosofi, filosofi che sono stati educati e cresciuti in un modo particolare per il tipo di carica che sono destinati a rivestire.
È evidente che ci siano radicali differenze tra cosa intende Platone (cioè tra i governati filosofi) e cosa intendono i protagonisti delle fiabe, ma questa semplificazione può essere utile a comprendere come per Platone solo chi attraversa determinate esperienze e riceve un certo tipo di formazione, raggiungendo determinati traguardi, può ambire al governo di una città.
Pertanto non tutti possono ambire a governare una città bensì solo coloro che, in virtù delle proprie esperienze, hanno raggiunto un determinato grado di maturità e conoscenza.