Potrà risultare più o meno simpatico, ma certamente Ade è uno dei personaggi che regala i cambiamenti di umore più repentini e divertenti di tutto il panorama dei cartoni. La sua capigliatura fiammeggiante passa dall'azzurra quiete al terrificante rosso in meno di un secondo, facendo presagire le più gravi conseguenze per chiunque sia la causa di tale mutamento d'animo.
Il Dio degli Inferi è pervaso da un profondo ed inarrestabile odio nei confronti del fratello maggiore, Zeus, scelto per essere il Dio di tutti gli Dei, amato, rispettato e temuto da tutti, sovrano del Monte Olimpo.
Tutto ciò che Ade avrebbe voluto, ma che non è mai potuto essere… fino a quando le tre Parche, Clotho, Lachesi e Atropo, che tutto vedono e tutto sanno, non informano Ade che nel destino è previsto un allineamento dei pianeti, che causerà la possibilità di sprigionare la furia dei titani. Anche questi ultimi covano un viscerale odio per Zeus, dal momento che è stato proprio lui ad imprigionarli nelle viscere della terra.
Ecco, dunque, che inizia a nascere nella mente di Ade un piano per sconfiggere il fratello e prendere il potere. Piano che, tuttavia, sembra avere un piccolo intoppo: Ercole, figlio di Zeus ed Era, dalle quali le Parche lo mettono in guardia: "Un piccolo monito giunge infine: Se Ercole combatte per te è la fine!".
Il nostro protagonista capisce subito che uccidere Ercole è la chiave per il suo successo e, perciò, aiutato dai suoi fidi scagnozzi Pena e Panico, decide di estorcere la collaborazione della bella Megara per tessere una fitta rete di eventi che (almeno in teoria…) avrebbero portato ad annientare i poteri di Ercole. Una volta divenuto mortale, non ci sarà più niente che si potrà frapporre fra Ade ed il potere!
Se abbiamo ben presente tutto ciò, ovvero tutti i vari eventi che vengono messi in atto e tutte le condotte criminose tenute dai protagonisti del cartone, possiamo vedere davanti ai nostri occhi il c.d. medesimo disegno criminoso che l'articolo 81 c.p. richiede perché si possa parlare di reato continuato.
È proprio questo, infatti, ciò che ci consente di distinguerlo dalla diversa ipotesi del concorso materiale: se vengono commessi più reati senza uno scopo unitario si ha concorso materiale (con applicazione del cumulo materiale delle pene); se invece gli stessi reati sono commessi con un unico scopo allora abbiamo il reato continuato (e si applicherà il sistema del cumulo giuridico, cioè quello della pena più grave aumentata fino al triplo).
Secondo la giurisprudenza, quanto messo in pratica da Ade rappresenta a pieno questo concetto, talvolta di difficile individuazione. Perché possa parlarsi di medesimo disegno criminoso, infatti, è necessario che l'unicità ricomprenda le diverse azioni od omissioni sin dal primo momento e nei loro elementi essenziali, nel senso che, quando viene commessa la prima azione, già sono state deliberate tutte le altre, come facenti parte di un tutto unico.
Ade, una volta saputo che avrebbe dovuto sbarazzarsi di Ercole per poter sfruttare l'allineamento dei pianeti e liberare i titani mette in atto un piano formato da tanti piccoli tasselli, che quindi 'nascono' già facenti parte di un disegno più grande e complesso. Anche se poi vengono perfezionati poco prima che vengano commessi, la loro struttura generale era già stata delineata da Ade in precedenza!
Non solo: nel momento in cui Ercole si dimostra più forte di quanto sembrasse, Ade si vede costretto a modificare il suo piano, 'aggiungendo' nuovi elementi, i quali vanno comunque ad arricchire il medesimo disegno criminoso che sta alla base dell'intero cartone!
Ecco quindi che, nel tribunale del Monte Olimpo, la dea della giustizia Dike sarà pronta a chiedere che venga riconosciuto ed applicato l'articolo 81 cp: È punito con la pena che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave aumentata sino al triplo chi con una sola azione od omissione viola diverse disposizioni di legge ovvero commette più violazioni della medesima disposizione di legge.
Alla stessa pena soggiace chi con più azioni od omissioni, esecutive di un medesimo disegno criminoso, commette anche in tempi diversi più violazioni della stessa o di diverse disposizioni di legge.