Gli Unni sono alle porte, pronti ad invadere la Cina.
L'Imperatore emana un editto per la riorganizzazione delle truppe e Chi Fu, suo consigliere, proclama gli avvisi di arruolamento in tutte le province, ognuno deve contribuire alla difesa della nazione.
L'editto è chiaro: per ogni villaggio, ogni uomo, giovane o vecchio, dovrà misurarsi sul campo di battaglia.
Questa perentorietà ci dice, senza dubbio alcuno, che solo gli uomini della casa possono combattere. Nessun altro.
Una legge che interpreta un'altra legge.
Questo il concetto di interpretazione autentica, ossia quell'attività di definizione di significato della norma volta a dichiarare l'espressa volontà del legislatore e che, al contempo, ne esclude tassativamente altre possibili interpretazioni.
Indicata come "autentica" proprio perché proveniente dallo stesso organo che ha emanato l'atto è, contrariamente ad altri tipi di interpretazione, caratterizzata da efficacia erga omnes, vincolante per tutti. Si comprende come dunque come, di fatto, sia essa stessa un vero e proprio meccanismo normativo più che interpretativo: andando a definire il significato di una precedente legge, impone norme ed è fonte del diritto.
Come chiarito anche dalla Corte costituzionale, l'interpretazione autentica della legge costituisce una ineluttabile manifestazione della funzione legislativa.