Art. 82 c.p. – Quando, per errore nell’uso dei mezzi di esecuzione del reato, o per un’altra causa, è cagionata offesa a persona diversa da quella alla quale l’offesa era diretta, il colpevole risponde come se avesse commesso il reato in danno della persona che voleva offendere, salve, per quanto riguarda le circostanze aggravanti e attenuanti, le disposizioni dell’articolo 60.
Qualora, oltre alla persona diversa, sia offesa anche quella alla quale l’offesa era diretta, il colpevole soggiace alla pena stabilita per il reato più grave, aumentata fino alla metà.
Come ogni villain che si rispetti, anche Ursula viene aiutata nelle sue maligne attività da due fidi collaboratori: sono Flotsam e Jetsam, le murene che lei chiama 'i miei adorabili innocenti piccoli spioni' e ai quali è veramente molto affezionata.
Lo dimostra anche la fine del cartone: nel momento della battaglia finale Ursula, dopo aver sottratto a Re Tritone il suo magico tridente, lo impugna verso Eric, accorso ad aiutare Ariel ed immobilizzato proprio da Flotsam e Jetsam.
Ma proprio quando Ursula sta per 'sparare' ad Eric, Ariel la colpisce deviando il colpo che, anziché il principe, attinge ed uccide le due murene: questo avvenimento la sconvolge a tal punto che si trasforma in un essere gigantesco e furibondo, che quasi riesce ad avere il sopravvento.
Anche se conosciamo bene la fine della storia, soffermiamoci un attimo a pensare alla morte delle murene: Ursula potrebbe essere imputata per il loro omicidio oppure no, considerando che il colpo è stato deviato da Ariel?
Per rispondere a tale quesito è necessario affrontare il tema del reato aberrante.
Il c.d. reato aberrante è quella situazione nella quale si verifica una divergenza fra il voluto ed il realizzato, non per colpa di una interferenza nel processo di formazione della volontà (che è quindi perfetta), ma a causa di un errore nei mezzi di esecuzione e, pertanto, si parla di errore inabilità.
Quando si parla di reato aberrante vengono alla luce tre diverse ipotesi:
- Aberratio causae: quando l'errore si inserisce nel decorso causale dell'evento il quale, dunque, è stato voluto dall'agente ma si svolge in modalità diverse da quelle previste;
- Aberratio delicti: quando per errore si cagiona un fatto diverso da quello voluto;
- Aberratio ictus: quando per un errore nei mezzi di esecuzione (o per altra causa), si offende una persona diversa da quella 'presa di mira'.
È proprio quest'ultima ipotesi, contemplata dall'articolo 82 del Codice penale, che viene in rilievo pensando ad Ursula: ella mira ad Eric con la volontà di ucciderlo ma, per errore, offende le due murene.
Vediamo dunque se struttura del reato aberrante risulta coerente con quanto realmente accaduto.
In primo luogo, è necessario analizzare l'azione di Ursula: ella vuole realizzare la morte di Eric e, pertanto, la sua azione è sorretta da dolo ed indirizzata a persona determinata.
Questa 'prima' parte dell'azione è, in se, perfetta. Se il colpo fosse andato a buon fine, la nostra Ursula avrebbe ottenuto esattamente ciò che si era rappresentata, ciò che aveva voluto, ciò per cui si era mossa.
Ma quanto poi concretamente realizzatosi non era da lei voluto o – meglio detto – la sua attività non era retta da dolo, neanche nella sua forma più lieve di dolo eventuale dato che, altrimenti, si sarebbe al di fuori della operatività della norma in esame.
A ben guardare, tuttavia, sempre di una morte si tratta: Ursula potrà rispondere dell'omicidio delle murene proprio perché esiste il principio della indifferenza della identità del soggetto passivo del reato, per il quale l'offesa in concreto realizzata è normativamente equivalente a quella voluta.
L'errore che determina la reale 'fine' della storia non è, evidentemente, un error in persona: Ursula non uccide le murene perché le scambia per Eric (in tal caso sarebbe un errore rilevante nella fase intellettiva) ma lo fa esclusivamente a causa di un errore esecutivo.
L'analisi sull'errore esecutivo (nel nostro caso, la 'direzione' del colpo) deve comunque andare ad accertare l'esistenza di una colpa di Ursula: era in grado di prevedere che l'offesa si sarebbe verificata nei confronti delle murene anziché di Eric?
Questo passaggio è fondamentale: dal momento che è noto come il nostro ordinamento sia basato sulla colpevolezza, ammettere la punibilità di Ursula senza che in capo ad essa vi sia anche una minima colpa di quanto effettivamente realizzato, non sarebbe ammissibile, in quanto al di fuori delle regole che reggono l'intero sistema.
Ursula ha 'sparato' ad Eric, che era inoltre avvinghiato alle due murene, semplicemente dando le spalle ad Ariel, dopo averle detto "ti conviene dire addio al tuo tesoruccio!". Le probabilità che Ariel avesse cercato di deviare il colpo o che – ancor più semplicemente – il colpo avrebbe potuto attingere anche le murene, vista la loro vicinanza ad Eric, erano molto alte.
Quindi, cara Ursula, anche se ti dispiace per la morte dei tuoi piccoli spioni, la tua azione era sorretta da dolo quando hai deciso di sparare e da colpa quando lo hai fatto: l'errore-inabilità non esclude la tua punibilità per il loro omicidio!