Nelle strade di Manhattan, il gattino Oliver incontra casualmente il randagio Doger, un carismatico fox terrier, e il suo gruppo di cani randagi, composto da Tito, un minuscolo chihuahua, Einstein, un alano enorme e pacato, Rita, una decisa cagnetta di razza saluki, e Francis, un bulldog appassionato di arte e teatro.I cani vivono assieme a Fagin, un senzatetto che, pieno di debiti, vive di espedienti più o meno legali. Anche i suoi compagni cani, però, non sono da meno: la banda, infatti, è dedita al compimento di furti, al fine di procacciare refurtiva di qualsiasi tipo a Fagin.Che cos'è questa se non un'associazione per delinquere? L'articolo 416 codice penale, infatti, prevede che:
"Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono od organizzano l'associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni.
Per il solo fatto di partecipare all'associazione, la pena è della reclusione da uno a cinque anni.
I capi soggiacciono alla stessa pena stabilita per i promotori (…)".
Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di questa fattispecie.
L'art. 416 c.p. è la figura più emblematica della categoria dei delitti associativi. Si parla di delitti "associativi" perché hanno ad oggetto la partecipazione di più persone ad un'organizzazione, che assume rilevanza penale in ragione dello scopo perseguito.
Il disvalore della condotta risiede proprio nella finalità che la caratterizza, dal momento che i partecipanti devono agire con dolo specifico, perseguendo un fine illecito. Ad esempio, se Doger e i suoi compagni si limitassero a gironzolare in gruppo per le vie di Manhattan eserciterebbero, semplicemente, il loro diritto (costituzionalmente tutelato) ad associarsi; invece, poiché si riuniscono con la finalità di commettere dei furti, gli stessi hanno, in realtà, costituito un'associazione per delinquere punita dall'art. 416 c.p. .
Con questa particolare figura, il legislatore vuole tutelare l’ordine pubblico, messo in pericolo dalla sola esistenza di un sodalizio criminoso, a prescindere dalla effettiva commissione di reati.
Si spiega come l'art. 416 c.p. possa derogare all'art. 115 c.p., secondo il quale nessuno è punibile per il solo fatto dell'accordo a commettere un crimine, se questo poi non venga effettivamente commesso: tale anticipazione della rilevanza penale è dovuta alla gravità del pericolo cui viene esposto il bene giuridico tutelato, l’ordine pubblico.
Affinché possa parlarsi di "associazione", alla stessa devono partecipare almeno tre persone. Sul piano della teoria generale, l'art. 416 c.p. è un reato c.d. plurisoggettivo o a concorso necessario: è la stessa norma di parte speciale a richiedere la presenza di più soggetti attivi ai fini dell'integrazione del reato. Doger, Tito, Einstein, Rita e Francis, ad esempio, sono cinque cani e quindi potrebbero essere considerati un'associazione per delinquere.
Il numero dei partecipanti va valutato in senso oggettivo: è indifferente, ad esempio, ai fini della configurabilità del reato, che uno di essi sia incapace di intendere e di volere. Supponiamo che Oliver sia un gattino di pochi anni e che quindi non sia imputabile: se facesse parte del gruppo guidato da Doger, sarebbe "conteggiato" come partecipante anche se minorenne e, quindi, non imputabile.
Oltre al numero dei sodali, il reato ha altri tre elementi costitutivi sul piano oggettivo:
1. un vincolo associativo tendenzialmente stabile: non è indispensabile che il vincolo sia destinato a durare anche dopo la commissione dei reati prefigurati ma è sufficiente che non sia circoscritto alla commissione di solo uno o più reati predeterminati. Nella nostra fiaba, ad esempio, Fagin si rivolge ai suoi amici animali dicendo loro di insegnare il "lavoro" al nuovo arrivato Oliver: si riferisce evidentemente ai furti e c'è da immaginarsi, quindi, che la banda sia ben collaudata e organizzata.
- una struttura organizzativa, intesa come minima predisposizione di mezzi, anche senza alcuna gerarchia interna. Fra gli indici rilevatori della struttura si può menzionare l'esistenza di un luogo deputato agli incontri: la nostra banda di quattro zampe ha una base stabile in cui si ritrova. Oppure, i cani hanno dato un nome ai "piani" da attuare per riuscire a portare a Fagin la refurtiva: uno di questi è il "colpo dell'autista", che prevede che Francis finga di essere stato investito, in modo da costringere il guidatore di una facoltosa limousine a scendere dall'auto per consentire a Tito di tagliare i cavi elettrici del veicolo; tutto questo al fine di consentire ai cani e a Oliver di entrare in azione, anche se non riusciranno a portare a termine il furto.
- L’indeterminatezza del programma criminoso ovverosia la prefigurazione di una serie indeterminata di delitti. È proprio il caso della banda di Doger: i cinque ogni mattina raggiungono il centro città, accompagnati da Fagin, in attesa di una buona occasione per entrare in azione.
Venendo all’elemento soggettivo, è richiesto il dolo specifico, ovvero la volontà e coscienza di prender parte ad un sodalizio criminoso destinato a commettere una serie indeterminata di delitti, senza che sia necessaria la conoscenza reciproca di tutti gli associati.
Doger, Tito, Einstein, Rita e Francis hanno di sicuro questo elemento soggettivo (c.d. affectio societatis): loro hanno proprio scelto la vita della strada e degli espedienti e sono ben consapevoli di essere parte di un gruppo di ladri. La stessa cosa non può dirsi di Oliver: infatti, al micio viene fatto credere che i suoi compagni cani facciano affari onesti nel mondo dell’alta finanza. Il gattino, di conseguenza, non ha l'affectio societatis e non è consapevole di essersi ritrovato in una banda di ladri.
Ma come viene punita l’associazione per delinquere? L'art. 416 c.p. prevede un differente trattamento sanzionatorio in base al ruolo ricoperto da ciascun associato:
1. il promotore (colui che ha stimolato inizialmente l’associazione), il costitutore (chi, insieme al promotore, determina la nascita del sodalizio), l'organizzatore (colui che regolamenta l’attività del gruppo) e il capo (colui che guida il sodalizio) sono puniti con la reclusione da 3 a 7 anni;
2. il partecipe, invece – colui che mette stabilmente a disposizione il proprio contributo ed è stabilmente inserito nella struttura associativa, restando sempre a disposizione – è punito con la reclusione da 1 a 5 anni.
Per quanto riguarda la nostra fiaba, non sappiamo esattamente quale sia stata l'origine del gruppo ma possiamo immaginare che Doger sia il capo e che Tito, Einstein, Rita e Francis siano dei partecipi, stabilmente inseriti all'interno dell'associazione.
Certo, non è stato facile pensare a Doger e ai suoi fedeli compagni come a dei componenti di un'associazione per delinquere, vero?
E se vi dicessi che in un'altra fiaba c'è un'associazione per delinquere di tipo mafioso? E che in un'altra ancora c'è un'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope? Riuscite già a immaginare di quali si tratta?
Seguitemi e nelle prossime settimane lo scopriremo insieme.