Art. 612 bis comma 2 c.p.: "La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici."
Ci troviamo in una famosa sala giochi, il proprietario e gestore, signor Litwak, sta compiendo un passo epocale per sé ma, inconsapevolmente, anche per i protagonisti dei suoi videogiochi: l'installazione del WI-FI.
"Ralph Spacca Internet" è il secondo episodio della saga in cui assistiamo alle vicende di Ralph Spaccatutto e di Vanellope che a causa di un'ennesima avventata impresa finiscono per far scollegare il gioco Sugar Rush.
Per porre rimedio al disastro e ridare una casa a tutti i personaggi del gioco, questo improbabile duo, scoprendo l'esistenza di internet, tenta il tutto per tutto lanciandosi letteralmente in questo nuovo mondo sconosciuto, alla ricerca di e-bay per poter comprare il volante che aiuterebbe Litwak a ripararlo.
Le loro peripezie sono molteplici: rimbalzati dal gioco Slaughter Race, che Ralph sin dal primo impatto reputa inquietante e violento e non adatto a sé e a Vanellope, sino al sito Web della Disney dove le principesse delle Fiabe svelano alla ragazzina che, specchiandosi in una sorgente d'acqua, potrà avere l'epifania sulla sua vocazione e prenderne coscienza cantando, proprio come una vera principessa!
Ed effettivamente è quel che le accade: si accorge che non ha alcun interesse a far ritorno a Sugar Rush ma desidera trasferirsi a Slaughter Race dove ha disputato la corsa più eccitante della sua vita, gareggiando con l'espertissima Shank che non ha potuto far altro che constatare il gran talento di Vanellope alla guida.
Questo suo desiderio però è ben lontano dalla promessa fatta reciprocamente tra lei e Ralph di vivere in uno stesso videogame ed infatti la situazione comincia a degenerare dal momento in cui lui viene a scoprirlo.
Ralph chiama Vanellope e per fatalità si attiva la video chiamata ma la ragazzina non se ne accorge, così Ralph ne approfitta per spiare la conversazione in cui lei sta confessando a Shank di voler restare a Slaughter Race.
Non approvando la sua decisione, Ralph decide di intromettersi a tutti i costi per impedirglielo. Spamley e Ralph si dirigono al dark web da Doppia Faccia per chiedergli di intervenire su Slaughter Race così da far desistere Vanellope a trasferirsi. La creatura della rete oscura gli consegna Arthur, un virus che cerca le vulnerabilità presenti per diffonderle come difetti e replicarli nel gioco fino a farlo crashare.
Il virus si traduce così in un "messaggio" che tormenta Vanellope durante una delle corse. L'immagine replicata è quella di Ralph che la perseguita fino a bloccare definitivamente il gioco e mettendola in pericolo.
Secondo voi, ci troviamo anche in questo caso in una fattispecie disciplinata dall'articolo 612 bis del codice penale?
E bene, dobbiamo precisare che anche altre condotte integrano l’elemento materiale tipico del reato di atti persecutori e tra queste vi sono quelle riconducibili alle categorie di:
1) stalking vigilante con cui si ottiene un controllo sulla vita quotidiana della vittima;
2) stalking comunicativo concretizzato da persecuzioni telefoniche, via sms, e qualsiasi altro messaggio lasciato in luoghi familiari alla vittima;
3) ed il più specifico cyberstalking, le cui molestie si sostanziano attraverso nuove tecnologie per cui i comportamenti persecutori avvengono virtualmente.
Vanellope vive dei forti stati di ansia al punto da voler tornare sui suoi passi fin quando non scopre, per stessa confessione di Ralph, ciò che è realmente accaduto. Spaventata e adirata si allontana da lui.
A questo punto però il virus della vulnerabilità ha colonizzato internet, perseguitando Vanellope con quello che era il messaggio che Ralph voleva sin dall'inizio recapitarle senza però farlo di persona: il non potersi trasferire a Slaughter Race.
Il comma 2 dell'art. 612 bis c.p. è stato integrato e modificato dalla L. 15 ottobre 2013, n. 119, che, oltre a specificare alcune aggravanti degli atti persecutori (tra cui spicca in questo caso l'aumento di pena per chi è legato da legame affettivo con la persona offesa), include anche la previsione del reato di stalking commesso attraverso sistemi informatici o telematici.
Ed effettivamente, il virus voluto da Ralph non fa che trasmettere un messaggio attraverso internet per agire sulla libera volontà ed autodeterminazione di Vanellope, per di più provocandole un grave stato di ansia.
Certo, conoscendo la storia sappiamo che l'intenzione di Ralph non fosse quella di far del male alla sua migliore amica ma volendo creare un parallelo con la normativa vigente possiamo usare questa situazione come esempio di condotta che può integrare il reato di atti persecutori attraverso il web.
Lo scopo del legislatore del 2013 è stato proprio quello di adeguare il Codice penale alla sempre più crescente esigenza di tutela dei soggetti lesi da tali atti attraverso le nuove tecnologie di comunicazione ed informazione. Pur non proponendo una rubrica specifica, va implicitamente a configurare la fattispecie del cyberstalking.
Esso rappresenta una declinazione dello stalking ma ha come propria la dimensione del web, motivo per cui lo si può considerare un reato cibernetico in senso stretto poiché sono coinvolte e richiamate le tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Rientrando però nel macro-tipo degli atti persecutori, gli elementi necessari sono gli stessi e cioè una condotta persecutoria reiterata (che sia con minacce, molestie, telefonate non gradite o con messaggi persecutori) in grado di provocare stati di ansia e paura nella vittima finanche mettendola nella condizione di dover modificare le proprie abitudini di vita.
Il reato, sempre abituale, ha come elemento soggettivo il dolo generico poiché, anche in questo caso, il soggetto attivo agisce in coscienza e con volontà, a prescindere dal risultato che voglia raggiungere con la sua condotta.
Si discosta in parte dal classico stalking che genericamente ha come fine un contatto diretto con il soggetto leso poiché con il cyberstalking di solito l’approccio è solo virtuale e addirittura in alcuni casi incentivato dalla mancanza di confronto vis a vis.
Le condotte tipiche si ravvisano nell’invio di e-mail, nell’accesso a chat, oltre che creazione di falsi contatti social con cui ripetutamente importunare la vittima servendosi della messaggistica istantanea.
Fortunatamente siamo pur sempre nel mondo delle fiabe ed il nostro Ralph, resosi conto del suo grave errore, fa di tutto pur di eliminare il virus e liberare Vanellope dalla sua "persecuzione", oltre che salvare internet.
Alla fine, la piccola pilota riuscirà a coronare il suo sogno trasferendosi a Slaughter Race, separandosi da Ralph che ormai ha capito che lasciar andare qualcuno significa comunque volergli bene. Infatti, i due, nonostante la distanza, recupereranno la loro grande amicizia, pur andando avanti ognuno con la propria vita.
E questa volta Ralph farà un uso più cosciente di internet: le videochiamate (palesi) con la sua migliore amica!