In un regno lontano lontano, un Re decide, per poter soddisfare l’interesse dei suoi sudditi ad avere una regina e dei futuri eredi al trono, di bandire una festa da ballo, nel suo sontuoso palazzo. Alla festa sono invitate tutte le ragazze del regno in età da marito, fra cui Cenerentola che, però, allo scoccare della mezzanotte abbandona i festeggiamenti, perdendo una scarpetta di cristallo e lasciando il Principe Azzurro innamorato di lei. Per poter rintracciare la fanciulla, il Re decide di affidare al Granduca Monocolao il compito di recarsi presso ciascuna famiglia del Regno, così da ritrovare la proprietaria della scarpetta e consentire la soddisfazione dell’interesse del popolo ad avere una futura regina.
L’intera fiaba di Cenerentola ci consente innanzitutto di trattare il tema della nozione di Pubblica Amministrazione che, nel corso del tempo, è stata delineata sotto due diversi profili.
Sotto un primo profilo c.d. oggettivo, per Pubblica Amministrazione si intende l’attività che ha quale fine fondamentale la cura in concreto dell’interesse della collettività (o interesse pubblico), individuato dal potere politico e affidato, per la sua realizzazione, agli apparati pubblici.
Sotto un secondo profilo c.d. soggettivo, invece, l’espressione Pubblica Amministrazione fa riferimento all’insieme delle strutture, degli uffici e degli organi costituiti per poter svolgere l’attività di perseguimento nel caso concreto degli interessi pubblici, ossia per la realizzazione dell'attività amministrativa.
È importante notare come entrambe le nozioni siano tra loro complementari e consentano di rispondere alle domande "che cosa è la Pubblica Amministrazione" e "di cosa si occupa la Pubblica Amministrazione".
Alla nozione di Pubblica Amministrazione si ricollega l’importante distinzione tra attività politica ed attività amministrativa.
La prima viene esercitata dagli organi politici e consiste nella individuazione in astratto, da parte del potere politico, degli interessi della collettività che meritano di essere tutelati e perseguiti. Tuttavia, affinchè l'interesse individuato in astratto possa essere soddisfatto nella realtà concreta, il potere politico affida alla Pubblica Amministrazione il compito di curare tale interesse e di consentire la sua realizzazione. L’attività amministrativa, di conseguenza, si pone come strumentale rispetto all’attività politica.
Ritorniamo sui nostri passi. Il Re (organo politico) nell’esercizio della sua funzione politica individua l’interesse dei sudditi del suo Regno ad avere una futura regina e degli eredi al trono (interesse pubblico) come meritevole di protezione e di realizzazione. Successivamente, per poter realizzare concretamente tale interesse affida ai diversi uffici o strutture del Regno (Pubblica Amministrazione) il compito di programmare e predisporre la festa al palazzo. Gli uffici, di conseguenza, comprano le cibarie necessarie, si preoccupano affinchè il salone da ballo sia pulito e ben decorato, fanno arrivare gli inviti al ricevimento a tutte le ragazze del regno in età da marito. Tutte queste attività rientrano nella nozione di attività amministrativa essendo strumentali alla realizzazione dell’interesse dei sudditi.
Un altro esempio di attività amministrativa si può riscontrare nella attività del Granduca Monocolao. Dopo che Cenerentola fugge dalla festa, infatti, il Re (potere politico) affida al Granduca (organo della Pubblica Amministrazione-Regno) il compito di ritrovare la fanciulla proprietaria della scarpetta. Il Granduca, quindi, si reca presso le diverse case del Regno e infine ritrova Cenerentola. In questo caso, si può vedere come l’attività posta in essere dal Gran Duca è finalizzata a consentire la soddisfazione dell’interesse dei sudditi in concreto e, di conseguenza, può essere definita come attività amministrativa.