Dopo aver visto che cosa sono le circostanze (per leggere l'articolo clicca qui), dobbiamo vedere come vengono applicate e cioè come alla nostra Crudelia vengono imputati quei fatti accessori al perfezionamento del reato che aggravano o diminuiscono la pena edittale.
Prima della modifica sull'applicazione delle circostanze introdotta dalla legge 19 del 7 febbraio 1990, le circostanze venivano applicate in senso oggettivo e cioè escludendo la conoscenza e la conoscibilità che l'attore aveva di queste ( Crudelia rapisce i cuccioli ma, a prescindere da ciò, per il solo fatto che si fosse configurata una circostanza aggravante che lei magari nemmeno si era rappresentata in testa quale, appunto, l'essere avvezza a comprare pellicce di contrabbando, questa le veniva imputata).
Questo l'art 59 cp come modificato dalla l.19 del 1990: "le circostanze che aggravano la pena sono valutate a carico dell'agente soltanto se da lui conosciute ovvero ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa".
Ora però le cose sono state modificate per le circostanze aggravanti, perché dal criterio obiettivo si è passato ad un criterio soggettivo: verranno applicate le aggravanti qualora il reo (Crudelia) se la/le fosse prefigurate (colposamente) e cioè si fosse immaginato che queste potessero essere delle aggravanti del reato (se Crudelia sa per certo che il non dare da mangiare ai cuccioli rapiti aggrava il suo furto, allora le viene applicata come aggravante).
A livello dottrinale alcuni hanno ritenuto che per i reati a titolo di dolo il reo deve conoscere le circostanze aggravanti mentre a titolo di colpa basta la mera conoscibilità, mentre per altra dottrina basterebbe per tutti i casi la conoscibilità della circostanza.
Non è finita qui. Un dubbio che si sono posti in molti (e che non è da sottovalutare!) riguarda il come si possono imputare le circostanze che si verificano solo dopo la commissione del reato. Per esempio, può prevedere Crudelia che i cuccioli non morranno di fame o di sete se non vengono nutriti durante la loro "permanenza" a Casa Demon con la giusta dose data da lei ad Orazio e Gaspare? A risolvere questo dilemma è intervenuta la Suprema Corte che ha ritenuto di sostituire il criterio della conoscibilità con quello della previdibilità. Quindi, qualora Crudelia DeMon poteva prevedere tale circostanza che interviene solo dopo la commissione del reato, le verranno imputati gli effetti aggravanti del compimento di quest'ultima.
E, infine, come si applicano le circostanze attenuanti? Per le attenuanti non dipende l'effettiva conoscenza del soggetto, ma si guarda a queste (ancora e per fortuna) in senso oggettivo, applicandole, a prenscindere dalla conoscibilità del soggetto, di modo che, così, forse, potranno aiutare a livello pratico il soggetto.