Dopo la tragica profezia di Malefica, le tre buone fate Flora, Fauna e Serena, cercano di escogitare un modo per salvare la piccola principessina Aurora da quanto presagito della perfida strega.
Pensa e ripensa, pensa e ripensa… Eureka! Le fate decisero di trasformarsi in delle contadinelle e portare la piccola Aurora in una capanna in mezzo alla foresta, facendola crescere fino a quando non avrebbe compiuto 16 anni.
Escogitato questo piano "malefico", Flora, Fauna e Serena convinsero Re Stefano e la Regina Leah ad affidargli la bambina per portarla nella capanna per ben 16 anni.
Così facendo le tre buone fate si sono accollate l'obbligo giuridico di "accogliere presso di se il minore (la principessa Aurora) per provvedere al suo mantenimento e alla sua educazione ed istruzione" secondo quanto disciplinato dalla legge 184 del 1983 che disciplina l'affidamento dei minori.
L'affidamento dei minori è quell'istituto del diritto privato di natura assistenziale che prevede la possibilità per soggetti esterni ai genitori (il nucleo familiare per eccellenza) di provvedere a mantenere, educare e istruire i figli, qualora questi ultimi non siano momentaneamente o definitivamente in grado di svolgere alle loro funzioni di accogliere il minore loro figlio in un ambiente familiare adeguato allo sviluppo della sua personalità.
Qualora quindi il minore sia privo di un ambiente familiare ( Aurora non può crescere serenamente, perchè la morte è sempre in agguato a causa della profezia di Malefica), il servizio locale (in questo caso Re Stefano e la Regina Leah) dispone del suo affidamento previo consenso dei genitori o del genitore che ne ha la potestà o del tutore, sentito il minore se di età superiore a dodici anni o, in casi particolari, anche di età inferiore. Per rendere esecutivo il provvedimento interviene il giudice tutelare (nel nostro caso sempre il Re Stefano e la Regina Leah che permettono alle fate di andare nella foresta). Qualora invece manchi il consenso dei genitori o del genitore, sarà il tribunale dei minori a provvedere a dare al minore la sistemazione a lui migliore.
Il provvedimento che dispone l'affidamento del minore deve indicare le motivazioni (perché Aurora non può rimanere con i suoi genitori), i tempi e i modi dell'esercizio dei poteri riconosciuti all'affidatario (cosa possono fare Flora, Fauna e Serena), il periodo di presumibile durata dell'affidamento (quanto durerà l'affidamento delle fate nei confronti di Aurora), il servizio locale cui è attribuita la vigilanza durante l'affidamento (chi si occupa di controllare che l'affidamento della piccola Aurora vada secondo quanto stabilito).
Ricordiamoci poi che l'affidatario del minore può essere la famiglia, una persona singola, una comunità familiare (le tre fate). L'affidatario ha il diritto di esercitare la potestà dei genitori in quanto compatibile con la sua qualità di affidatario e di ricevere, se previsto dal giudice, gli assegni familiari e le prestazioni previdenziali relative al minore.
Infine, terminato il periodo dell'affidamento, il minore o torna coi genitori oppure si avvierà nei suoi confronti una procedura di adozione.